Tu sei qui: PoliticaI leader del Mediterraneo si riuniscono a Roma, Meloni: «Impegno comune contro i trafficanti». Per Von der Leyen «un'opportunità per fare squadra»
Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 24 luglio 2023 10:38:15
Ieri, domenica 23 luglio, su iniziativa del Governo italiano, si sono riuniti a Roma, presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, i leader di quasi tutti gli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d'Africa, i vertici delle Istituzioni europee e delle Istituzioni finanziarie internazionali, per affrontare le emergenze e lanciare una strategia di sviluppo condivisa.
«Questo - ha spiegato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni - non vuole essere un format chiuso, anzi noi lo consideriamo l'inizio di un percorso, un percorso che ci piace chiamare "processo di Roma", che deve rafforzare sempre di più il dialogo tra noi ma anche essere aperto ad altri contributi. Su una cosa voglio essere chiara. Quello che noi inauguriamo oggi è soprattutto un dialogo tra pari, basato sul reciproco rispetto, perché quello tra Europa e Mediterraneo allargato non può essere un rapporto "competitivo" o addirittura conflittuale».
Per la premier italiana «l'immigrazione illegale di massa danneggia tutti, danneggia ciascuno di noi. Nessuno ne trae vantaggio se non le organizzazioni criminali che si arricchiscono sulla pelle dei più deboli, dei più fragili e che poi utilizzano la loro forza anche contro gli Stati, condizionandone le istituzioni, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini, l'economia, la stabilità politica, l'equilibrio democratico. E prima ancora degli Stati, tutto questo riguarda le persone, perché al centro dei flussi migratori ci sono soprattutto loro, le persone: vite, speranze, paure, sofferenze. Usati, sfruttati da organizzazioni criminali che seguono solamente la logica del profitto».
L'obiettivo, pertanto, è quello di «avviare un percorso condiviso in grado di attuare misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e l'Africa, per affrontare le cause profonde dei flussi irregolari e per sconfiggere l'attività criminale dei trafficanti di esseri umani».
«Con i Paesi africani l'approccio non deve essere predatorio né paternalistico», avverte la Meloni, secondo cui «servono finanziamenti che devono essere più adeguati, iniziative e progetti di cooperazione. Dobbiamo rafforzare le iniziative soprattutto di lotta alla povertà e di protezione sociale, creare posti di lavoro e sviluppo delle competenze, sostenere una formazione, un'istruzione di qualità, l'imprenditorialità, garantire servizi essenziali, c'è il tema ovviamente della lotta ai cambiamenti climatici, cioè sono molte le materie sulle quali solamente una cooperazione multilaterale ad ampio raggio che rimetta al centro il Mediterraneo può davvero arrivare a dare delle soluzioni».
«Il Processo di Roma è un'opportunità per fare squadra: un nuovo forum per capirsi meglio, identificare gli interessi e i bisogni reciproci e trovare soluzioni reciprocamente vantaggiose», ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen.
Le conclusioni di questa Conferenza saranno inviate anche al Segretario Generale dell'ONU.
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