Tu sei qui: PoliticaCrisi di Governo, nel M5s si allarga la crepa tra 'contiani' e 'governisti'
Inserito da (Redazione LdA), lunedì 18 luglio 2022 13:31:02
Nel Movimento 5 Stelle, "fautore" della crisi di governo attuale, si è creata una crepa, quella tra 'contiani' e 'governisti' che rischia di allargarsi sempre di più.
La maggioranza dei parlamentari sembra essere schierata con Conte, ma nell'assemblea congiunta dei gruppi M5S non sono mancati appelli a sostegno della fiducia al governo Draghi.
A capo dei "governisti", il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D'Incà. Insieme a lui sono intervenuti in favore del "Draghi bis" Federica Dieni, Giulia Grillo, Luca Sut, Azzurra Cancelleri, Rosalba Cimino, Vita Martinciglio, Soave Alemanno, Diego De Lorenzis, Niccolò Invidia, Elisabetta Maria Barbuto, Elisa Tripodi, Gabriele Lorenzoni e Celeste D'Arrando.
Il rischio è quello di produrre una nuova frattura interna al M5S dopo la scissione di Luigi Di Maio, che insieme al PD, starebbe puntando proprio a questo per assicurare un Draghi Bis. Non è questione di numeri: Draghi la maggioranza ce l'ha comunque. Ma è anche una questione di nomi.
«È un clima da caccia alle streghe - si è sfogato con l'Adnkronos un parlamentare - è impossibile esprimere un'opinione in dissenso senza essere tacciati di essere dei pupazzi di Di Maio».
Ad esprimersi è anche l'ex grillino Alessandro Di Battista: «Se Draghi davvero lo volesse sarebbe ancora il Presidente del Consiglio di un governo di unità nazionale, perché quasi tutti gli voterebbero la fiducia, avrebbe numeri schiaccianti. Ma teme che ciò che la situazione in arrivo in autunno possa minare la grande credibilità internazionale che crede di avere: non vede l'ora di andarsene. Se poi gli dovesse arrivare una telefonata importante dalla Casa Bianca o dall'ad di BlackRock potrebbe andare diversamente».
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