Il Vescovado Costiera Amalfitana

Di Maria Abate

Di origini sannita e lucana, nonché grande tifoso della squadra del Napoli, Bill de Blasio ha dimostrato nella sua carriera politica (e non solo) un forte attaccamento per l'Italia, mantenendo vivo l'amore per la cultura italiana e spingendo le nuove generazioni di italo-americani a fare lo stesso. È per questo che il 1° giugno scorso, il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, gli ha consegnato il Premio Internazionale ‘Guido Dorso'.

Da quel giorno, l'ex primo cittadino di New York si è concesso una vacanza alla scoperta dell'Italia e, dopo una tappa in Cilento, è giunto immancabilmente in Costiera Amalfitana.

Qui è stato ricevuto dal Sindaco di Amalfi, Daniele Milano, che l'ha incontrato sabato sera, 15 luglio, presso l'Anantara Convento di Amalfi Grand Hotel, durante la "yellow night" che il direttore Giacomo Sarnataro ha voluto dedicare all'oro giallo della Costa d'Amalfi.

Per l'occasione, il primo cittadino l'ha omaggiato dello stemma della Città e della ristampa su elegante carta amalfitana dell'Elogio di Amalfi che Salvatore Quasimodo scrisse alla fine degli anni Sessanta.

Tra le dichiarazioni rilasciate alla stampa presente all'evento, de Blasio ha parlato dei rapporti USA-Italia, evidenziando come, nonostante la differenza di vedute tra Joe Biden e Giorgia Meloni, ci sia accordo su diverse scelte di politica estera, tra cui il sostegno comune all'Ucraina.

E proprio in merito alla guerra, de Blasio si è detto fiducioso per la vittoria dell'Ucraina, prospettando la fine del conflitto entro quest'anno o l'anno prossimo, perché «ogni giorno la Russia è sempre più debole».

Quindi, si è complimentato per le bellezze e per il fascino dell'antica repubblica marinara si è informato sui flussi turistici, molti dei quali provenienti proprio dagli States.

Al contempo ha apprezzato il menu proposto dall'hotel e realizzato dallo chef Claudio Lanuto, dicendosi particolarmente stupito dai tagliolini al limone (fatti a mano al momento) e dalle pizze "gourmet" di Gino Sorbillo.

E proprio dal maestro pizzaiolo ha voluto farsi guidare per preparare la sua pizza: osservando con attenzione ogni passaggio, ha chiesto spiegazioni su ogni movimento replicandolo con impegno. E, alla fine, la sua pizza era tonda e gustosa, proprio come dovrebbe essere!