Tu sei qui: NecrologiGuido Bonito: un amico fra gli amici
Inserito da (LdA Journals), sabato 16 aprile 2022 14:18:42
di Francesco Criscuolo
Nel tardo pomeriggio di ieri, Venerdì Santo, giorno di silenzio e di contemplazione del mistero della Passione e Morte di Cristo, si è verificata l'improvvisa dipartita di Guido Bonito, che, quasi in una sublimazione del dono di sé, ha fatto proprio, sulla sua carne, l'evento centrale della realtà cristiana.
Nella piccola comunità minorese non vi è chi non sia rimasto sgomento e fortemente turbato da questa notizia, perché, senza enfasi retorica, si può affermare che egli era veramente amico di tutti, una parte integrante ed essenziale del paesaggio urbano, un emblema della tradizionale anima cameratesca e socievole del paese.
Apparentemente uomo di mondo, talora offriva l'immagine di un gaudente e buontempone, ma sotto questa scorza puramente esteriore, a torto amplificata da luoghi comuni e stereotipi strapaesani, ha conservato una notevole sobrietà di stile e una spiccata bonarietà di gesti, tanto da essere affettuosamente soprannominato con l'appellativo di "Guidariello".
Invero, pur tra non poche sofferenze personali e familiari, è stato essenzialmente un appassionato della vita, un amante della sana convivialità, una persona avvezza a guardare il mondo con occhi disincantati e, soprattutto, con la schiettezza di chi, ..."del mondo esperto/ e de li vizi umani e del valore" (Inf XXVI, vss 98-99), sapeva trarre vigore e buon senso da un'esperienza di lavoro maturata, negli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso, in Germania, in Inghilterra e nella lontana Australia.
In tanti si fa strada la sensazione che, con la sua scomparsa, va via un pezzo rilevante della quotidiana convivenza umana, quasi a mo' di testimonianza di un filo d'amore capace di rammendare un tessuto di relazioni logoro e sfilacciato. Nel libro del Siracide si legge che "nell'ora del dolore si dimentica l'allegria e nella morte si manifesta l'uomo per quello che in effetti è stato e per quello che ha fatto". (Sir. 11,27)
Di Guido resterà vivo il ricordo come di chi, benvoluto da tutti, rispettoso, sensibile, cordiale con tutti, spontaneamente portato a chinarsi con affetto verso i bambini, ha fatto della carica di squisita simpatia personale la cifra della sua esistenza.
Vale, dilecte frater, ante diem adempte nobis!
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