Tu sei qui: NecrologiFurore dice addio al prof. Luigi Fusco, ultimo gentiluomo. Il Sindaco: «Grave perdita per la comunità»
Inserito da (redazionelda), mercoledì 13 marzo 2019 12:15:11
Furore dice addio a uno dei suoi figli migliori. Il professor Luigi Fusco si è spento alle prime luci del nuovo giorno, al Policlinico "Agostino Gemelli" di Roma dov'era ricoverato in seguito al peggioramento delle sue condizioni di salute. Solo pochi mesi fa aveva scoperto quel male terribile che lo ha strappato agli affetti più cari. Aveva 77 anni.
Docente di sala e bar all'Istituto Alberghiero di Salerno "Roberto Virtuoso" per circa trent'anni, ha formato centinaia di studenti. Innamorato della sua Furore (dal 1980 all''85 è stato anche vicesindaco del primo Raffaele Ferraioli), negli ultimi anni ricopriva il ruolo, riconosciuto, di cerimoniere per il Comune.
Presente agli eventi di punta, come il Premio Giornalistico Furore e l'APE, un impeccabile Luigi Fusco si distingueva per professionalità e disponibilità.
Mite, umile, silenzioso, non per questo remissivo: una persona amorevole che spendeva il proprio tempo anche per la cura della chiesa di Sant'Elia per la quale si è sempre speso: memorabile la sua battaglia per i restauri del meraviglioso trittico.
Ha dedicato la sua seconda vita lavorativa alla "Picola", la graziosa struttura extralberghiera sospesa tra cielo e mare, ricavata da un antico mulino. I funerali con tutta probabilità domani.
«Una grave perdita per tutta la comunità. Furore da oggi è orfana di un esempio da imitare per senso civico e amore per il proprio paese. Un vero signore» ci dice col cuore colmo di rammarico il sindaco Raffaele Ferraioli.
I funerali venerdì 15 marzo alle 10 e 30 nella chiesa di San Michele.
E anche per noi che abbiamo apprezzato le qualità umane e professionali di Luigi è questo un giorno davvero triste. Buon viaggio Luigi, da oggi maestro di cerimonie in Paradiso.
Caro Gigino!
"Il male che l'uomo fa vive oltre di lui. Il bene, sovente, resta sepolto con le sue ossa!"
Questa amara esternazione di shakespeariana memoria conferma che la gratitudine umana è merce rara. Pur tuttavia non possiamo sdebitarci così facilmente di certi doni che gli altri ci fanno nel corso di una vita vissuta insieme
Al di là delle pessimistiche considerazioni sopra citate, c'è un'altra verità: "Sol chi non lascia eredità di affetti poca gioia ha dell'urna!". Ugo Foscolo, con questi suoi magnifici versi, coglie nel segno: solo chi non è capace di costruire nell'animo degli altri sentimenti autentici di affetto muore per sempre e non trova consolazione alcuna nell'aldilà.
Chi con fede crede nella propria esistenza ultraterrena; chi riesce a vedere il proprio spirito errare in mezzo ad una moltitudine di anime grate; chi trova conforto nella misericordia divina continua a vivere in funzione di quanti lo ricordano e ne avvertono la vicinanza ideale.
Caro amico, compagno della nostra esistenza terrena vissuta gomito a gomito, l'eredità che ci hai lasciato è davvero preziosa. Per questo continuerai a vivere in mezzo a noi, nella nostra memoria, nei nostri ricordi. Chi di noi ti ha conosciuto, apprezzato, amato non potrà far cadere nell'oblìo un compagno come te.
C'è chi crede che l' eredità debba essere valutata in termini di lasciti materiali, tangibili: denaro, titoli, ville, case, appartamenti. Niente di più sbagliato! I beni che contano e che ti fanno continuare a vivere non più sulla terra ma nei nostri cuori sono le tue qualità umane: il tuo stile, la tua signorilità, la tua serenità d'animo, la tua abnegazione, la tua fede umana prima ancora che divina, la tua devozione a Maria.
Per questi "doni" che ci hai fatto a piene mani ti vogliamo dire mille volte: GRAZIE!
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