Ultimo aggiornamento 33 minuti fa S. Siro vescovo

Date rapide

Oggi: 9 dicembre

Ieri: 8 dicembre

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Vescovado Costiera Amalfitana

Il portale online della Costa d'Amalfi

Il Vescovado - Il portale online della Costa d'Amalfi Il portale online della Costa d'Amalfi

La Pasticceria Gambardella augura a tutti i lettori de il Vescovado buon Natale e ricorda che i suoi panettoni artigianali sono acquistabili direttamente sul sito www.gambardella.itIl Caseificio La Tramontina augura a tutti i lettori de Il Vescovado Buon NataleConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaSupermarket e Supermercati Netto, la convenienza a portata di clickSal De Riso annuncia l'apertura delle prenotazioni del suo panettone artigianale, le consegne inizieranno dal 15 novembre. Gli ordini saranno evasi in ordine cronologioMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiGusta la favola natalizia firmata dalla Pasticceria Pansa: scarta la magia di un natale al cioccolatoHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad AmalfiHotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury Hotel

Tu sei qui: MondoSigiElogio del Carnevale e della... "Zeza"

La Pasticceria Pansa di Amalfi augura a tutti i nostri lettori un felice Natale e vi invita a gustare la loro favola natalizia scartando la magia di un Natale al cioccolatoI Buoni Regali di NataleFrai Form Ravello del dottor Franco Lanzieri. Centro medico estetico, epilazione laser, efficace e indoloreVilla Romana Hotel & SPA Minori Amalfi Coast ItalyCasa Angelina, Ospitalità di lusso e Boutique Hotel in Costiera AmalfitanaPietra di Luna Hotel a Maiori in Costiera AmalfitanaEdil Bove Marrazzo, lavori pubblici, edilizia privata, interventi tecnici, Ristrutturazioni, Consolidamenti, Costiera Amalfitana, TramontiPalazzo don Salvatore Amalfi, Costiera Amalfitana, Dimore storiche, Exclusive AccommodationCardine SRL, lavori in quota, protezione, prevenzione, pannelli in fune d'acciaio, lavori di edilizia, interventi urgenti post frana, perforazione pareti rocciose, messa in sicurezza costone rocciosoRistorante Masaniello a Maiori, Cucina Tipica e raffinata in Corso ReginnaPositano Destination, Your private taxi on the Amalfi Coast, Excursions, ToursAmalfi Boats Costiera Amalfitana, Charter, Noleggio imbarcazioni, Luxury Boats, Positano, Li Galli, Capri, EscursioniAmalfi Charter, prenota la tua escursione via mare in Costiera AmalfitanaAmalfi Coast Private Car, Tour, Transfer ed escursioni in Costiera AmalfitanaIl Limone IGP Costa d'AmalfiPorti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il porto

MondoSigi

Amalfi, Carnevale, Zeza

Elogio del Carnevale e della... "Zeza"

"Quando ero ragazzo, ad Amalfi (come in tanti posti della Campania) si cantava la "Canzone di Zeza" agli angoli delle strade. Con Vicenzella che faceva l'occhio languido a Don Nicola", racconta Sigismondo Nastri

Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 10 febbraio 2024 10:19:49

Di Sigismondo Nastri

 

《Nu poco 'e canto e ssuone Carnevale pure 'o vvò》.

Quando ero ragazzo, ad Amalfi (come in tanti posti della Campania) si cantava la "Canzone di Zeza" agli angoli delle strade. Con Vicenzella che faceva l'occhio languido a Don Nicola:

《Oi mamma mà che veco!

Nn'è chillo Don Nicola?

Mò proprio sarrà asciuto dalla scola!

Si chillo me vulesse,

io me lo spusarrìa

e cchiù sotto de tata nun starria.》

 

E questi che confessava di aver perso la testa per la ragazza:

《Bennaie tutto lu munno

'stu spantu de biddizza,

comm'a sumaru io tir' 'a capizza.

Pe' chesta faccia bella

nun trovo cchiù arricietto,

de lacreme aggio 'nfuso tutto lu lietto,

aggio pisciat' 'o lietto!》

 

Mentre Zeza faceva la voce grossa al marito:

《Sì pazzo si te cride

c'aggio 'a tenè 'nzerrata

chella povera figlia sfurtunata!

La voglio fà scialare

cu ciento nnammurate

cu prievete, signure e cu li surdate

pure cu 'e surdate!》

 

E il povero Pulcinella, costretto alla fine a dare il suo assenso al matrimonio, con un amaro commento:

《Gnorsì songo contento,

maie cchiù io 'na parola

m'hanna cecà si 'a dico a don Nicola!....

Ma vuie signori mieie

nun ve 'nzurate maie,

pecchè cu 'na mogliera passate 'nu guaio!...

Passate 'nu guaio!》

 

Un attento cultore di storia e tradizioni del territorio amalfitano, Salvatore D'Amato, che ha raccolto, a suo tempi, la testimonianza di un protagonista (Quirino D'Amato), scrive [ved. articolo sul Foglio Costa d'Amalfi, febbraio 2000] che 《la rappresentazione aveva inizio di sera, all'imbrunire, nella Piazza dello Spirito Santo, seguendo un percorso abituale contrassegnato da vigorose soste nelle varie osterie che si incontravano lungo la strada, si portava a Piazza Flavio Gioia dove si concludeva con un'allegra quadriglia》. La gente seguiva divertita ed attenta, formando nutriti tornelli, le scene a soggetto interpretate da Nicola "Alaccio" [abitava for' 'o Muro rutto], nelle vesti dell'esile e graziosa Zita - la figlia - detta anche Vicenzella; Vincenzo Livano (don Nicola), Emilio Proto (il padre: Pulcinella), Alfonso Cretella (Zeza: la madre), sostituiti, in seguito, alcuni di essi, da Giacomino e Antonio Milano e da Quirino D'Amato.

Personaggi, scene, allegria, che conservo bene nella memoria.

Sul sito del Museo Nazionale delle Arti e delle Tradizioni Popolari trovo questa spiegazione: 《Il nome di Zeza è il diminutivo di Lucrezia, tipico nome nobiliare molto diffuso a Napoli fin dal 1400, ma nella rappresentazione Zeza è una contadina che, proprio per il rovesciamento dei ruoli ammesso durante il Carnevale, ha un nome appartenente a una classe sociale diversa dalla sua. È comunque una intrigante e ruffiana, che fa in modo che la figlia si incontri e scambi la promessa di nozze con il pretendente, don Nicola Pacchesicco nella tradizione orale, e Tolle nella tradizione scritta. Don Nicola si presenta vestito di nero, con un libro in mano, dichiarandosi a volte abate e a volte studente in legge o dottore. Dal punto di vista storico Don Nicola esprime come studente una condizione di emarginazione che durò fino al 1800, ma rappresenta anche colui che sa scrivere e sa leggere. La maschera di dottore è tipica nelle mascherate del Carnevale perchè, nel rovesciamento dei valori, dice spropositi, fa morire gli ammalati e in molti casi opera il Carnevale moribondo, facendolo morire. Don Nicola, a una ennesima minaccia di Pulcinella, che lo caccia di casa avendolo sorpreso con sua figlia, ritorna armato di fucile e spara tra le gambe del suocero, che alla fine sarà costretto a dare il suo consenso alle nozze. [...] Nella canzone di Zeza Pulcinella è padre con tutte le negatività addossate al padre carnevalesco (geloso, vile, repressivo), ed è anche l'immagine del Carnevale stesso, al quale si fa il tradizionale funerale.》

Ad Amalfi questo singolare e pittoresco funerale del Carnevale - condotto in "processione'' in una cassa da morto scoperchiata mentre divorava spaghetti prendendoli con le mani da un pitale - ha avuto come protagonisti due mitici personaggi: Burdello e 'o Caporale.

Ora, ho già avuto modo di scriverlo, il gusto del Carnevale è finito. Tutto avviene per motivi di richiamo turistico. Solo i bambini vivono la giornata con spontaneità e allegria. Evviva!

Il Carnevale, però, resta un'occasione ghiotta per i buongustai. Certo, non si allestiscono più banchetti di quaranta portate, come si usava una volta, ma si può essere sicuri che, in molte case, trionferanno sulla mensa le specialità trasmesse a noi dagli antenati. Cito le squisite lasagne [ved. Mio post con la ricetta], condite con robusto ragù di tracchiolelle, minuscole polpettine (la carne macinata sparsa alla rinfusa, no!), ecc. ecc. [e chi usa la besciamella - prendo l'espressione dalla Cena delle beffe - "peste lo colga"[; quindi, le salsicce, le braciole arrotolate, le polpette (con i pinoli e l'uva sultanina), passate in padella e poi cotte nella salsa; la gelatina di maiale guarnita di foglie di lauro, uvetta e pinoli; i tortani di pane con la 'nzogna, cìculi e pepe. E le sopressate [io prediligo quelle tramontane di Gianni Sorrentino: entrare nella sua macelleria a Pucara è sempre una festa]. Mi fermo qui: il sanguinaccio, dopo il divieto di adoperare il sangue di maiale, introdotto nel 1992, sopravvive nei ricordi, che si fanno, accidenti!, sempre più lontani [anche se di tanto in tanto mi capita ancora di gustarlo, grazie alla disponibilità di qualche amico].

Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.

Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!

Scegli il tuo contributo con

Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!

Per dispositivi
Apple
Per dispositivi
Android

Galleria Fotografica

Pulcinella innamorato di Giandomenico Tiepolo Pulcinella innamorato di Giandomenico Tiepolo

rank: 1039130108

MondoSigi

Un pensiero per Lina Conforti De Stefano

Di Sigismondo Nastri La notizia della morte di Lina Conforti, vedova di Gigino de Stefano, fraterno amico e collega nell'attività giornalistica, è stata postata su facebook dal figlio Gaetano, giornalista del quotidiano La Città. Quando l'ho letta, mi ha commosso e, insieme, rattristato. Ora trovo su...

Un pensiero per Ciccio

Di Sigismondo Nastri Leggere del gravissimo incidente accaduto oggi a Maiori, nel quale ha perso la vita Francesco Pappalardo, è stato per me come prendere un violento cazzotto. Peggio quando ho capito, dalle iniziali e da qualche altro elemento inserito nella notizia, che ne era rimasto vittima lui:...

Tramonti e la Madonna delle Galline in una ricerca di Gennaro Pesacane

Di Sigismondo Nastri Leggo su "Il Vescovado" di un convegno a Tramonti, il 15 settembre, sulle origini del culto della Madonna delle Galline. Giusto per dare a Cesare quello che è di Cesare, mi piace ricordare che se ne occupò già, anni fa, l'amico Gennaro Pesacane. Riproduco qui la sua ricerca da un...

Amalfi, un pensiero per il dottor Enzo Naddeo

Da un post del figlio Corrado, che ne ha seguito il percorso professionale, ho letto la notizia della morte del dottor Vincenzo Naddeo, cardiologo e infettivologo, già primario all'Ospedale Ruggi di Salerno. Una notizia che mi riporta alla mente "antichi" ricordi e che suscita in me un dolore profondo....

A Ferragosto melanzane al cioccolato: il dolce della tradizione di Maiori

di Sigismondo Nastri* La "Melanzana col cioccolato" è una specialità di Maiori, in Costiera amalfitana, e viene preparata, solitamente, il 15 agosto, nella ricorrenza della festa dell'Assunta, venerata qui col nome di Santa Maria a Mare. Anche se non è una "invenzione" maiorese, essa è profondamente...