Tu sei qui: Lettere alla redazioneCarenza bus per l’Università di Salerno, Link Fisciano Unisa: «Negati diritti basilari agli studenti»
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 3 ottobre 2023 12:43:08
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'Associazione studentesca Link Fisciano Unisa in merito alla carenza di corse del trasporto pubblico dedicate agli studenti dell'Università degli Studi di Salerno.
È iniziato il nuovo anno accademico ad Unisa, eppure nemmeno quest'anno siamo rimasti sorpresi dall'inefficienza del servizio trasporti, in particolare delle linee 82-83-84-17-27, le tratte da
Caserta e Avellino e in generale anche per quanto riguarda il territorio della Costiera Amalfitana che è in attesa di copertura del
servizio.
Nonostante noi, componente studentesca, conserviamo sempre la speranza di un cambiamento, quest'ultimo non si realizza mai.
Non è ammissibile dover constatare tanta disorganizzazione in un servizio pubblico che ci spetta di diritto, in cui viene presentato un piano ridotto delle corse giornaliere da dover "potenziare" e fondi che non vengono stanziati per l'aggiornamento di corse e linee.
Facciamo riferimento anche al disagio creatosi per la diminuzione delle corse con l'arrivo del periodo estivo.
Le suddette tratte non sono state riattivate, obbligando la componente studentesca a "doversi organizzare".
L'unico strumento che siamo riusciti a mettere a disposizione della comunità accademica, per mezzo della nostra rappresentanza e di quella della coalizione Studenti Unisa, è un form di segnalazione con il quale riusciamo a dimostrare le gravi mancanze relative ai trasporti ma che non riesce a risolvere in tempi accettabili il sistematico disservizio.
Sono anni che, dall'università alla politica regionale e territoriale, le istituzioni ignorano un problema che impedisce all'università di far vivere nel pieno delle proprie potenzialità le aule e gli spazi del campus di Fisciano.
Questo silenzio assordante ci impedisce di dare risposte alle evidenti esigenze dei pendolari, che ormai rassegnati, hanno normalizzato una condizione pietosa del servizio trasporti.
Quale futuro pensiamo di poter costruire o anche solo immaginare, se anche i diritti basilari, necessari a frequentare l'università, ci vengono sottratti senza essere ascoltati?
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