Tu sei qui: GourmetVinitaly 2023, Campania del Vino protagonista con 250 aziende: spazio anche al Costa d'Amalfi DOC
Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 1 aprile 2023 14:26:08
«Il vino è un importante patrimonio culturale e un volano strategico per lo sviluppo dell'economia e dell'enoturismo. La Campania continua a registrare una continua crescita al Vinitaly, passando dalle 212 aziende dell'edizione 2022 alle 250 del 2023, a dimostrazione di un ricco tessuto imprenditoriale che esprime una vitalità straordinaria. È arrivato il momento di definire una strategia regionale per razionalizzare le denominazioni e incidere maggiormente sul futuro dell'export. Sarà sempre più decisivo agire in sinergia con le altre eccellenze agroalimentari campane, pensando alle DOP dei prodotti tipici della Dieta Mediterranea quali pasta, mozzarella, olio e pomodoro, per valorizzare il brand Campania, tutelare la ricca biodiversità del territorio ed essere più competitivi sui mercati internazionali. Il vino campano è un compendio di storia e tradizioni, con una produzione che si esprime attraverso vitigni autoctoni su territori altamente diversificati: dalle montagne dell'Irpinia fino alla costa di Amalfi. Vini nati da una cultura millenaria, capaci però di rispondere ai gusti dei consumatori moderni e di evocare un paesaggio che tutti i visitatori, una volta rientrati a casa dopo una vacanza in Campania, porteranno nel cuore per sempre».
L'intervento di Nicola Caputo, assessore all'Agricoltura della Regione Campania, che guiderà la delegazione regionale presente nel padiglione B del Vinitaly 2023, la più importante manifestazione dedicata al mondo del vino, in programma dal 2 al 5 aprile a Verona.
Non mancheranno le aziende che portano in alto il nome della Costa d'Amalfi con i loro vini DOC: allo Stand della Regione Campania ci saranno la Casa Vinicola Ettore Sammarco (Ravello), le Cantine Giuseppe Apicella e l'Azienda Agricola Reale Andrea (Tramonti).
«Complice un crescente orientamento del mercato di alta gamma verso i vitigni autoctoni e la riscoperta di piccole denominazioni - spiega l'assessore Caputo -, la Campania è riuscita ad attrarre l'interesse degli esperti e la curiosità dei consumatori, non solo sui grandi classici regionali come Fiano, Falanghina e Aglianico, ma anche su piccole produzioni come quella del Piedirosso, dell'Asprinio di Aversa, del Pallagrello e della Coda di Volpe. Vini che, pur rappresentando numeri relativamente piccoli rispetto alla produzione vitivinicola nazionale, continuano a crescere in valore».
A supporto delle attività di promozione e comunicazione dei vini campani, la Regione Campania ha affidato uno studio a Nomisma e, in particolare, a Wine Monitor, l'osservatorio sul mercato del vino nato e pensato per supportare imprese, consorzi e istituzioni della filiera vitivinicola italiana nella comprensione delle dinamiche di mercato, sia a livello nazionale che mondiale.
La ricerca sarà presentata lunedì 3 aprile, alle ore 10, in occasione del convegno "I vini di Campania: dati e trend", moderato dal giornalista Luciano Ferraro, capo redattore del Corriere della Sera, con la testimonianza del giornalista Tom Bruce-Gardyne del magazine The Drinks.
«A Verona presentiamo in anteprima le evidenze emerse dalla ricerca di Nomisma per approfondire lo stato dell'arte del posizionamento dei vini campani a denominazione sul mercato italiano. È un'occasione straordinaria per confrontarsi e fare il punto sulla strategia di comunicazione e le attività di marketing destinate alle produzioni di qualità dei vini della Campania. Al termine dell'elaborazione dei risultati, il progetto ci permetterà di fornire a produttori e consorzi una valutazione complessiva del livello di awareness legato alle proprie DOP e IGP. A partire da questo momento - conclude l'assessore Caputo - la Regione inizierà a costruire una mappa valoriale collegata al brand Campania e alle singole denominazioni territoriali, tracciando le linee guida strategiche per valorizzare l'unicità e l'autenticità della nostra produzione viticola nel mercato di riferimento».
Il programma delle attività che animeranno il padiglione della Regione Campania è ricco e articolato.
In particolare, previsti momenti di degustazione destinati alla celebrazione dei 30 anni del Taurasi, un ciclo di masterclass dedicate ai vini vulcanici (bollicine, bianchi rossi e rosé) - guidate da esperti internazionali, tra cui Anna Christina Cabrales Tasting Director Wine Enthusiast USA e Ian d'Agata di Vinous - e la premiazione dei ristoranti che, con la loro Carta dei vini, svolgono un ruolo di ambasciatore dei vini campani sul territorio italiano (lunedì 3 aprile, ore 11.30, Sala Eventi del padiglione B).
Importante novità è la piazza centrale dedicata ai Consorzi dei vini della Campania - Sannio Consorzio Tutela Vini, Consorzio Tutela Vini Vesuvio, Consorzio Tutela Vini Dell'Irpinia, Vitica-Consorzio Tutela Vini Caserta, Consorzio Tutela Vini Campi Flegrei e Ischia, e Consorzio Tutela Vini Salernum Vites - che hanno deciso di radunarsi in uno spazio espositivo con un'area salotto interna, particolarmente indicata per incontri e degustazioni con buyer nazionali e internazionali.
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