Tu sei qui: Eventi e SpettacoliRavello, 6 ottobre il clarinettista Lelio Di Tullio all'Annunziata
Inserito da (redazionelda), martedì 5 ottobre 2021 10:36:36
Mercoledì 6 ottobre, alle 18.30, nel Complesso Monumentale dell'Annunziata di Ravello, il clarinettista Lelio Di Tullio, clarinetto, e la pianista Paola Landrini, rendono omaggio a Brahms e Schumann ricreando la soirée musicale organizzata da Clara Schumann nel 1894, quando Johannes Brahms e il virtuoso clarinettista Richard Muhlfeld eseguirono le due Sonate per clarinetto e pianoforte op. 120 di Brahms, e lo stesso Muhlfeld, questa volta accompagnato da Clara, eseguì i Fantasiestücke, capolavoro di Robert Schumann. Il repertorio appartiene a un piccolo gruppo di capolavori ottocenteschi composti per l'insolito ensemble di clarinetto e pianoforte. Tra i maggiori compositori classici solo Mozart e Weber avevano scritto per questa formazione, fornendo così il precedente per le successive opere di Schumann e Brahms.
La storia del primo incontro tra i due musicisti e della loro amicizia è nota. Si incontrarono per la prima volta nel 1853, quando Brahms visitò gli Schumann a Düsseldorf e suonò molte delle sue composizioni per loro, suscitando il famoso articolo di Robert Schumann "Neue Bahnen", che acclamava il giovane Brahms come l'erede di Beethoven.
Sono molte e importanti le somiglianze tra la scrittura per clarinetto e pianoforte di Brahms e Schumann: a volte il clarinetto è quasi come una terza mano del pianoforte, un'estensione che è in grado di sostenere e colorare il suono in modi che il pianoforte non può. Molto spesso, naturalmente, il pianoforte stabilisce la struttura armonica e ritmica per la linea melodica del clarinetto. Ma il risultato finale sia in Schumann che in Brahms è lo stesso: una trama che unisce clarinetto e piano in un unico strumento.
Una caratteristica fondamentale accomuna le 2 Sonate dell'op. 120 di Brahms ed è ravvisabile nel clima malinconico ed introverso che sta alla base della loro ispirazione, condizionata anche dal contesto biografico, nel presentimento cioè dell'approssimarsi della morte: sono le ultime composizioni cameristiche del musicista, che ancora evidentemente si ispira al clarinettista Richard Mühlfeld, come per il Trio op. 114.
Volutamente il duo Di Tullio&Landrini eseguirà prima la Sonata in mi bemolle n.2, che fluttua dolcemente e attira l'ascoltatore nel suo mondo lirico e solo dopo passerà alla grande struttura della Sonata in fa minore n.1 che porta il lirismo del programma a un culmine appassionato.
Concludono la Soirée i Fantasiestücke op. 73 di Schumann. I Phantasiestücke sono segnati da interni richiami tematici e da un equilibrio particolarmente riuscito nella scrittura strumentale. Si tratta in effetti di un unico brano diviso in tre sezioni contrastanti; la composizione si sviluppa infatti seguendo un percorso che accelera progressivamente il tempo, e accresce la tensione da una sezione all'altra; dal lirismo nostalgico iniziale si passa così alla maggiore agitazione della sezione centrale, e poi allo slancio conclusivo, anche se temperato da momenti più intimistici.
L'intera programmazione 2021 della Ravello Concert Society, affidata costantemente da oltre un quarto di secolo alla direzione artistica di Antonio Porpora Anastasio, è disponibile su www.ravelloarts.org.
La brochure può essere scaricata da: www.ravelloarts.org/Ravello_2021.pdf
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