Tu sei qui: Economia e TurismoAntonio Ilardi chiede un cambio di rotta: «Non c’è nulla di fisiologico nel downgrade dell’aeroporto di Salerno»
Inserito da (Admin), giovedì 23 ottobre 2025 12:38:31
«Non c'è nulla di fisiologico nel downgrade dell'aeroporto di Salerno». Con queste parole l'ingegnere Antonio Ilardi, presidente di Federalberghi Salerno, commenta la drastica riduzione dei voli operativi dallo scalo di Pontecagnano, che da novembre a marzo vedrà attive soltanto quattro rotte, Bergamo, Milano Malpensa, Torino e Vienna, a fronte delle sette cancellate e di una sola aggiunta.
Una situazione che, secondo Ilardi, segna un chiaro passo indietro nello sviluppo dello scalo, con ripercussioni non solo sull'infrastruttura, ma anche sull'intero comparto turistico provinciale. «Sottovalutare questa condizione non è utile al territorio, all'aeroporto e alla stessa società di gestione», avverte.
Per il presidente di Federalberghi, le cause di questa involuzione vanno individuate in due gravi mancanze:
l'assenza di azioni promozionali a sostegno dello scalo e delle destinazioni turistiche del Salernitano;
la scarsità di collegamenti tra l'aeroporto e gran parte del territorio provinciale.
«Occorre dirlo con chiarezza e onestà intellettuale. - sottolinea Ilardi - Federalberghi lo denuncia da anni, lo ha scritto nel Manifesto per il Turismo in provincia di Salerno e lo ha ribadito in ogni occasione pubblica o privata».
Ilardi punta il dito contro la Camera di Commercio, che «invece di elaborare un piano promozionale con la partecipazione a fiere nazionali e internazionali, sta redigendo un "piano strategico" che non rientra nelle sue competenze e che non risolve la riduzione dei flussi turistici». Non risparmia critiche nemmeno agli enti pubblici locali, molti dei quali - eccetto poche realtà virtuose come il Comune di Salerno - «continuano a ignorare la necessità di sostenere i collegamenti con lo scalo e di promuovere la riconoscibilità internazionale dei propri territori, preferendo investire in manifestazioni locali inutili e dispendiose».
«Così non va!», ammonisce Ilardi, chiedendo una vera inversione di rotta per il bene del territorio, dell'aeroporto e della stessa Gesac, società di gestione.
«Le nostre proposte sono note e formalizzate. - conclude - Siamo pronti a lavorare concretamente, non a perdere altro tempo in dibattiti infiniti».
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