Tu sei qui: CronacaSalerno, morti sospette alla clinica Tortorella: arrestato primario e sospeso un chirurgo
Inserito da (redazionelda), mercoledì 9 dicembre 2020 12:35:01
Questa mattina i militari della Compagnia dei Carabinieri di Salerno, hanno dato esecuzione ad una Ordinanza applicativa di misura cautelare personale, emessa dal GIP di Salerno, in data 2 dicembre 2020, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di Carmine Napolitano, dal 2 novembre del 2017 primario del Reparto di Unità Funzionale di Chirurgia Generale e chirurgia Oncologica presso la Casa di Cura Tortorella s.p.a", e di Clemente Marco, assunto quale medico chirurgo presso il medesimo reparto nella stessa data.
Le accuse riguardano plurimi omicidi colposi commessi in arco temporale intercorrente tra il 12 novembre 2017 e il 25 marzo 2018.
Le indagini, condotte dalla Procura di Salerno e dai militari della Compagnia Carabinieri di Salerno, iniziate già nel 2018, prendevano le mosse dalla segnalazione dei primi mesi del 2018 relativa all’anomalo incremento di decessi verificatisi nei mesi successivi all’assunzione dei due medici presso la struttura convenzionata e consentivano di riscontrare tale allarmante dato.
Ed invero, la verifica della documentazione sanitaria riguardante taluni pazienti ricoverati presso la clinica e l’escussione di alcuni dei medici ivi operanti, i quali avevano evidenziato profili di criticità in ordine agli interventi eseguiti e, più in generale, riguardo lo spregiudicato modus operandi del neoassunto chirurgo, inducevano ad ulteriori accertamenti istruttori.
L’esame delle acquisizioni preliminari confermava l’anomalia dei decessi rispetto alla media del dato nel breve periodo analizzato, adombrando motivazioni di profitto sottese all’aumento dei ricoveri e alla gestione imprudente dei pazienti.
L’ufficio è stato così indotto ad approfondire le indagini nel solco di due direttrici.
Si è ritenuto di procedere all’accurato esame del dato medico legale inerente i pazienti sottoposti ad intervento chirurgico presso il reparto diretto dall’indagato.
Pertanto è stata disposta l'acquisizione delle cartelle cliniche - per i successivi esami - e l’esecuzione di cinque autopsie sulle salme appartenute in vita ad alcuni dei pazienti deceduti che tenesse anche conto della corrispondenza tra la patologia diagnosticata e le risultanze degli esami istopatologici dei reperti appositamente sequestrati e riesaminati.
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