Tu sei qui: CronacaVietri sul Mare, tensioni alla processione: i portatori bloccano le statue
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 2 settembre 2025 09:35:40
Momenti di forte tensione si sono registrati a Vietri sul Mare nella giornata di domenica 31 agosto, in occasione della festa in onore di San Francesco di Paola. Come riferisce La Città di Salerno, le statue del Santo e della Madonna delle Grazie non sarebbero uscite in processione a causa di un contrasto tra il parroco, don Ciriaco, e i portatori.
All'origine della clamorosa protesta ci sarebbe un rapporto deterioratosi nel tempo tra i portatori e il parroco, alla guida della chiesa da oltre due anni. Secondo quanto riferito, i contrasti riguarderebbero soprattutto la gestione e la programmazione delle feste religiose: riti e date consolidati da decenni sarebbero stati modificati dal sacerdote.
In particolare, i portatori hanno contestato la decisione di spostare l'alzata del quadro da fine luglio ai primi giorni di agosto e la riduzione dell'esposizione della statua del Santo da due settimane a una sola. Cambiamenti che, sottolineano, hanno stravolto una consuetudine sentita e radicata.
Il contrasto è così esploso domenica, quando i portatori hanno scelto un'azione drastica: bloccare l'uscita delle statue, che da oltre un secolo vengono portate in processione. Nei giorni scorsi, per tentare una mediazione, i portatori si erano rivolti anche al vicario del Vescovo di Amalfi-Cava de' Tirreni, Mons. Orazio Soricelli, chiedendo un intervento. Era stata ipotizzata la celebrazione della Messa da parte di don Mario Masullo, ma la conferma della presenza di don Ciriaco ha irrigidito ulteriormente i rapporti.
"Chiediamo il rispetto delle nostre tradizioni", hanno ribadito i portatori in un appello rivolto alla Curia. Ora la comunità vive con amarezza quanto accaduto: la festa, da sempre occasione di unione e identità, si è trasformata in un momento di divisione.
Molti fedeli, rimasti spiazzati dall'assenza della processione, hanno espresso la speranza che il dialogo possa riaprirsi, ma cresce la preoccupazione che, senza una mediazione, la frattura possa allargarsi e compromettere ulteriormente la serenità della parrocchia di Benincasa.
(Foto di repertorio)
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