Tu sei qui: CronacaVicenda Consorzio Asi, Cassazione conferma condanne per Canfora e Di Nesta: Sindaco di Sarno rischia di essere destituito
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 22 giugno 2023 17:56:54
La Corte di Cassazione ha ratificato e reso inappellabile la sentenza che condanna il sindaco di Sarno, già presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora (Pd), a due anni di reclusione. Contestualmente, Bruno Di Nesta, ex direttore generale dell'Ente di Palazzo Sant'Agostino e attuale capo dell'Eda Rifiuti, è stato condannato a un anno e quattro mesi.
La vicenda riguarda il reato di tentata concussione e, in particolare, le pressioni esercitate da Canfora e Di Nesta sul Consiglio di Amministrazione del Consorzio Asi Salerno. Gli eventi risalgono al 2013, quando i due imputati avrebbero cercato di costringere l'avvocato Gianluigi Cassandra, allora presidente del Consorzio, a revocare o sospendere i membri del Consiglio di Amministrazione di una partecipata del Consorzio.
Secondo le accuse, Cassandra ricevette diverse telefonate da Di Nesta, una delle quali proveniente dagli uffici della Provincia. In una di queste chiamate, intervenne anche Canfora, che avrebbe intimato a Cassandra di revocare o sospendere le nomine dei membri del collegio sindacale del "Centro Gestione servizi", minacciando conseguenze in caso contrario. Di Nesta avrebbe agito allo stesso modo. Nonostante le pressioni, Cassandra proseguì con le nomine, dando inizio a una disputa legale che iniziò con la presentazione di una denuncia formale, corredata da prove, compresi messaggi di testo, da parte di Cassandra alla Procura. Dopo 10 anni, la vicenda si è conclusa con la conferma della condanna da parte della Corte di Cassazione.
Attualmente, Canfora, esponente del Partito Democratico, ricopre la carica di sindaco di Sarno. Tuttavia, a seguito della condanna definitiva, rischia di essere destituito in base alla legge Severino. Una volta completato l'iter burocratico, la decisione passerà al Prefetto di Salerno.
«Vedere condannati sia Canfora che Di Nesta è indicativo di cosa è stata la gestione del PD della Provincia dopo l'esperienza a guida Fratelli d'Italia: a noi neanche una lettera di chiarimento da parte della Corte dei Conti mentre a loro condanne penali e contabili. Come denunciavo in quegli anni che seguivano il 2014 la gestione del PD era tutta improntata ad illeciti al fine di conseguire incarichi per uomini di De Luca. Una vergogna che meriterebbe scuse e l'uscita di scena». Lo dichiara il Senatore di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone, Commissario Regionale del Partito in Campania.
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