Tu sei qui: CronacaSvuotavano i conti in banca con la tecnica dello smishing: arrestate cinque persone, di cui 2 nel salernitano
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 3 maggio 2024 18:30:03
In data 24 aprile la Procura di Salerno ha emesso decreto di esecuzione di cinque misure cautelari personali nell'ambito di procedimento penale a carico di altrettanti cittadini, i quali sarebbero autori di reati contro il patrimonio (nella specie frodi informatiche e successivi riciclaggi del denaro sottratto).
Le indagini, condotte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Bologna sono originate dalle denunce di alcune vittime che avevano riscontrato plurimi addebiti su propri conto corrente a seguito della ricezione di messaggi apparentemente provenienti dalle banche di appartenenza.
Accurate investigazioni permettevano di ricostruire la tecnica criminale utilizzata: segnatamente, in primo luogo, la vittima riceveva un sms contenente un link il quale conduceva una pagina del tutto simile all'interfaccia grafica di accesso al servizio di home banking nella quale era richiesto l'inserimento delle proprie credenziali. Completato tale passaggio, la vittima veniva poi ricontattata da un'utenza, anch'essa apparentemente riconducibile a quella realmente utilizzata dell'istituto di credito (ciò è possibile attraverso chiamate generate dalla rete internet c.d. VOIP), e le veniva richiesto di fornire l'OTP (one time password) generato dall'applicazione installata sul proprio telefono; fornito anche tale ulteriore dato, il frodato veniva invitato a disinstallare la propria applicazione, così consentendo ai truffatori il cosiddetto enrollement di un nuovo dispositivo, ovvero l'associazione dell'app al telefono nella disponibilità del reo. A questo punto, ottenuto l'accesso all'Home Banking della vittima tramite i dati dalla stessa forniti e disponendo dell'applicazione fornita dalla Banca, i malviventi procedevano ad effettuare i bonifici in uscita verso i propri conti correnti.
Le indagini sui fatti descritti hanno consentito di delineare un grave quadro indiziario a carico di cinque soggetti, due dei quali provenienti dalla provincia di Salerno (Eboli e Battipaglia).
I provvedimenti cautelari, ovviamente, sono suscettibili di impugnazione innanzi al Tribunale per il riesame.
La richiesta è stata invece rigettata nei confronti di altri 11 indagati per mancanza di gravità indiziaria.
Contro il provvedimento del giudice è stato proposto appello.
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