Tu sei qui: CronacaPoste italiane, 170 ore di straordinario non pagate: il caso di un lavoratore precario a Taranto
Inserito da (Admin), domenica 16 febbraio 2025 09:40:22


Francesco - nome di fantasia - è stato assunto nel 2021 da Poste Italiane, con contratto a termine, per una durata totale di dieci mesi. Nell'esercizio delle sue mansioni, anticipava l'entrata e posticipava l'uscita da lavoro, svolgendo 170 ore di straordinari senza ricevere la dovuta retribuzione.
Ad informarci è il Movimento Lottiamo insieme con un comunicato firmato da Carmine Pascale e secondo cui per anni, i lavoratore, non avrebbe denunciato quanto accaduto, temendo che ciò potesse pregiudicare la possibilità di vedersi stabilizzato. Ma «il posto fisso si è rivelato un miraggio - spiega il diretto interessato - perché la procedura di stabilizzazione non prevede lo scorrimento degli idonei in graduatoria».

Nel frattempo, l'azienda ha continuato ad assumere nuovi precari e queste graduatorie sono diventate sempre più lunghe. Così, stanco di aspettare per un posto che difficilmente sarebbe arrivato, lo scorso autunno, ricorreva alle vie legali per far valere i propri diritti.
L'iniziativa intrapresa da Francesco è stata promossa dal sodalizio "Precariato SOS", formato da ex dipendenti di Poste Italiane del movimento "Lottiamo Insieme" e un team di avvocati della provincia di Avellino. «Taranto non è un caso isolato - precisano dall'associazione - ma segue una lunga scia di episodi simili riscontrati in numerose province italiane: Pistoia, Nuoro, Napoli, Venezia, Roma, Milano, Firenze, Trapani, Catanzaro, solo per citarne alcune».
Nei casi più emblematici, i giovani precari hanno svolto oltre 250 ore di lavoro straordinario in meno di un anno, senza essere incredibilmente pagati! Si tratterebbe quindi di una vera e propria prassi, costantemente attuata da Poste Italiane, quella di non corrispondere il giusto salario ai precari. Un comportamento che poco di addice a un'azienda di cui lo Stato detiene circa il 65% del capitale e ne esercita il controllo.
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