Tu sei qui: CronacaLuca Cascone rimette la delega alle Infrastrutture della Mobilità: «La situazione è surreale»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 5 dicembre 2024 11:17:09
Luca Cascone, consigliere regionale della Campania, ha deciso di rimettere la delega alle Infrastrutture della Mobilità al Governatore Vincenzo De Luca, a seguito degli sviluppi dell'inchiesta sugli appalti truccati. L'indagine, che ha portato all'arresto dell'ex presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri, vede ora Cascone al centro di una nuova accusa: associazione a delinquere. L'annuncio è stato dato dallo stesso consigliere attraverso i suoi canali social.
"Nella giornata di ieri il mio avvocato ha ricevuto una nuova notifica, un'accusa aggiuntiva a quelle già ricevute, questa sicuramente più brutta ed infamante", ha scritto Cascone in un lungo post. Il consigliere ha ribadito la sua fiducia nella Magistratura e negli organi inquirenti, sottolineando di credere profondamente nei principi delle istituzioni. Tuttavia, ha ammesso un crescente timore per le ripercussioni personali e familiari della vicenda: "Comincio ad avere paura, per me, per la mia famiglia, per le mie figlie, perché quello che mi sta accadendo è a dir poco surreale."
Alla luce di questa situazione, Cascone ha comunicato di aver rimesso la delega al Governatore, spiegando che le condizioni attuali non gli consentono di svolgere serenamente il proprio lavoro. "Le mie più grandi preoccupazioni sono per i miei affetti; non saprei come spiegare alle mie figlie perché il padre stia attraversando una tragedia per aver provato a lavorare per il bene della comunità", ha concluso.
La notizia arriva appena un mese dopo che lo stesso Cascone, in un articolo sul Corriere del Mezzogiorno, aveva tracciato un bilancio di quanto fatto per i trasporti pubblici in Campania. "Molti servizi di Trasporto pubblico locale ormai attivi in Campania, dopo il grande sforzo fatto in questi anni, funzionano bene e raccolgono complimenti, ovviamente non tutti, e su questo dobbiamo continuare a lavorare", aveva dichiarato, aggiungendo alcune precisazioni sui progetti in corso:
Cascone aveva anche sottolineato le difficoltà strutturali del sistema italiano: "In Italia, per realizzare un'opera pubblica mediamente ci vogliono 18 anni, nove per la burocrazia e nove per realizzare i lavori."
Ma adesso la Procura di Salerno contesta a Cascone, Alfieri e a un terzo indagato, dirigente del comune di Capaccio Paestum, l'ipotesi di associazione a delinquere finalizzata a reati contro la pubblica amministrazione. I tre, secondo gli inquirenti, avrebbero operato nell'ambito di procedure di gara truccate, già in parte emerse durante i sequestri avvenuti lo scorso ottobre. Le indagini si concentrano anche sull'analisi dei dispositivi sequestrati, le cui procedure inizieranno nei prossimi giorni.
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