Tu sei qui: CronacaIl fenomeno dei "Maranza" dilaga in tutta Italia, a farne le spese un bambino di Maiori: il post dell'avvocato Vincenzo Rispoli /Foto
Inserito da (Admin), domenica 23 ottobre 2022 07:41:56
«Si chiama #Maranza. E non è più bullismo ma vera e propria criminalità para-camorristica sbarcata anche a Maiori tra i più giovani.Questa è solo l'ennesima aggressione subita in appena 2 mesi da un bambino di Maiori. Oltre ad ingiurie, minacce, diffamazioni, lesioni, furti, estorsioni ed ogni sorta di maltrattamento e vessazione! Cari genitori, controlliamo i nostri figli! TikTok e gli altri social non sono solo strumenti per farsi due risate ma, privi di controlli, in alcuni casi hanno fatto sfracelli psicologici e morali. I più giovani imitano raid criminali in branchi organizzati, con comportamenti che non sono più un semplice divertimento o ragazzate! Perché la gravità e pervasività delle condotte sono tali da rischiare di provocare vere e proprie tragedie. La cronaca nazionale di questi ultimi anni è sempre più colma di esempi in merito. Tutte le Istituzioni competenti dovrebbero farsi carico di questa emergenza educativa e culturale che rischia di diventare, nei prossimi anni, vera e propria emergenza criminale.»
Per molti le parole dell'avvocato Vincenzo Rispoli sembreranno un fulmine a ciel sereno, una problematica improvvisa e inaspettata, soprattutto nel "ventre della vacca", come spesso amiamo chiamare la Costa d'Amalfi per la tranquillità con cui si vive in questi luoghi.
Purtroppo invece questa è la risultante dell'esposizione in modo massiccio di bambini al mondo dei social network, soprattutto TikTok che è quello più frequentato dai ragazzini e meno dagli adulti. Dal piccolo schermo del loro smartphone si affacciano a quella che credono la normalità del divertimento mentre invece assorbono distorsioni e atteggiamenti border line quando non proprio fuorilegge.
Da semplici scherzi a vere e proprie vessazioni e violenze di gruppo, il fenomeno dei Maranza rappresenta già una piaga in diversi luoghi d'Italia.
In questo momento nessuno deve far finta che il problema non gli appartiene, famiglie, scuola, istituzioni, devono attivarsi al fine di arginare il dilagare di questo fenomeno: domani potrebbe essere già troppo tardi.
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