Tu sei qui: CronacaErcolano: chiudono in casa la figlia perché non accettano la sua relazione, genitori arrestati per sequestro di persona
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 10 marzo 2025 12:53:37
Una coppia di genitori è stata arrestata ad Ercolano per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. I due, di 47 e 43 anni, avevano chiuso in casa la figlia perché non accettavano il suo orientamento sessuale.
Ieri sera, la fidanzata 20enne ha contattato il 112 e chiesto aiuto per la 19enne, dopo che era stata trascinata con la forza dalla casa dell'amica in cui le due giovani avevano trovato rifugio.
I genitori, infatti, avevano minacciato la figlia 19enne e la sua fidanzata di 20 anni, di dare fuoco all'abitazione dove vivevano se non si fossero lasciate.
Così le due ragazze si erano rifugiate a casa di una loro amica. I genitori, però, avevano usato il gps per localizzare il telefono della figlia e, dopo essersi presentati a casa dell'amica, hanno preso con forza la figlia, trascinandola in auto, per poi chiuderla in camera.
Sulla vicenda è intervenuto il sottosegretario di Stato Tullio Ferrante, che ha dichiarato: "Quanto accaduto a Ercolano, in provincia di Napoli, rappresenta un episodio intollerabile di omofobia aggravato da violenze e minacce ripetute, fino al sequestro di persona. Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà alla giovane ragazza, costretta a subire maltrattamenti e privazione della libertà da parte dei propri familiari solo per il fatto di amare un'altra donna. Una vicenda gravissima, frutto di una mentalità aberrante e medievale che occorre sradicare proseguendo con ancora più forza sulla strada della tutela dei diritti e attraverso nuovi modelli di educazione all'affettività nelle scuole. Un plauso alle forze dell'ordine che hanno assicurato i responsabili alla giustizia e garantito l'incolumità della vittima. È impegno di tutte le istituzioni lavorare per sensibilizzare i cittadini e contrastare ogni forma di intolleranza e odio, promuovendo la cultura del rispetto e del riconoscimento reciproco come base della convivenza pacifica e civile".
(Foto da Pexels)
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