Tu sei qui: CronacaAutista SITA Sud colpito con pugni e schiaffi da un passeggero a Fuorni: è caccia all'aggressore
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 22 luglio 2025 13:59:08
Ancora una volta, un lavoratore del trasporto pubblico locale è stato vittima di un'aggressione brutale durante il servizio. L'episodio si è verificato nella serata di ieri, 21 luglio, intorno alle ore 20:25, sulla tratta extraurbana Salerno-Campagna gestita da SITA Sud. Giunto in località Fuorni, l'autista ha acconsentito a far scendere un passeggero in un punto non previsto come fermata, raccomandandogli di utilizzare il servizio urbano di Busitalia per gli spostamenti interni al comune. In risposta, il passeggero - un trentenne del posto - ha aggredito violentemente il conducente con pugni e schiaffi, provocando l'interruzione della corsa e danni al mezzo, tra cui l'attivazione della valvola di emergenza.
Solo il tempestivo intervento di un collega, presente su un'altra corsa, ha evitato conseguenze peggiori. L'aggressore è poi fuggito, rendendo vano l'intervento delle forze dell'ordine. L'autista è stato soccorso con una prognosi di tre giorni, ma permangono danni fisici e psicologici.
Le segreterie provinciali di FILT-CGIL e FIT-CISL, per voce dei segretari Arpino e Corace, esprimono piena solidarietà al collega aggredito e condannano con fermezza l'ennesimo atto di violenza. I sindacati tornano a chiedere con urgenza la riattivazione del tavolo prefettizio per l'applicazione dei protocolli nazionali sulla sicurezza nel lavoro, con particolare riferimento al TPL.
Le richieste sindacali includono:
"La sicurezza non può essere considerata un costo, ma una priorità assoluta," dichiarano i rappresentanti sindacali. "Le parole di solidarietà non bastano più: servono azioni concrete da parte delle aziende e delle istituzioni."
I sindacati ricordano che "molte delle proposte sono già state recepite dal Prefetto di Salerno, ma manca l'effettiva applicazione da parte delle aziende del settore. In caso di ulteriore inerzia, non si esclude il ricorso a forme di protesta e mobilitazione".
(Foto: Maria Abate)
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