Tu sei qui: CronacaAd Atrani acqua è 'bene di lusso': opposizione lamenta bollette troppo care
Inserito da (redazionelda), lunedì 23 maggio 2016 17:14:21
E' polemica ad Atrani per le maggiorazioni spropositate delle bollette del servizio idrico. Nel borgo della Costiera tutti sapevano che il passaggio della gestione dei servizi idrici dal Comune (in proprio) all'Ausino Spa avrebbe comportato aumenti in bolletta. Ma nessuno immaginava che in alcuni i corrispettivi potessero addirittura raddoppiare: alcuni utenti, infatti, si sono visti recapitare anche bollette da 600 e 800 euro.
Dopo la nota del gruppo di maggioranza guidato dal sindaco Luciano de Rosa Laderchi che "giustifica" i costi di gestione e i relativi aumenti (clicca qui per approfondire) si fa sentire l'opposizione di Fare Atrani.
«A fronte delle bollette salatissime che la maggior parte dei cittadini atranesi hanno ricevuto senza che gli stessi fossero prima raggiunti da una informativa sui rincari o da una Carta dei Servizi erogati dal nuovo gestore, ci siamo permessi di chiedere se qualcuno dei nostri amministratori si stesse interessando di verificare i criteri utilizzati da Ausino S.p.A» spiegano dal sodalizio rappresentato da Michela Mansi.
«Abbiamo chiesto che un delegato Ausino venisse ad Atrani per rispondere alle domande degli utenti - rivela fare Atrani - Grazie alla nostra richiesta, infatti, due date sono state fissate.
Detto questo, abbiamo chiesto in Consiglio comunale (perché è giusto dare conto della nostra attività) se vi foste (con riferimento all'attale amministrazione comunale ndr) addentrati nel merito dei conteggi e che cosa mai pensavate della quota di Depurazione che ci imputano per un impianto sequestrato.
Ci sembra evidente che nessuno voglia dire ai cittadini che in Conferenza di Servizi a concordare le condizioni con Ausino ci siete andati voi e che, qualora ci dovessero essere irregolarità accertate nel conteggio, nelle stime di consumo o nella tempistica di fatturazione, non potreste prendere le parti dei cittadini a causa degli accordi presi.
E' giusto accogliere la richiesta di quanti sperano in una Assemblea pubblica, è giusto parlare di cosa è diventata l'acqua pubblica, è opportuno condividere le opinioni su cosa è diventato il servizio idrico integrato in un paese con fonti proprie di acqua».
Fare Atrani approfitta per fare chiarezza e informare i cittadini su altre vicende che riguardano la cosa pubblica: «Il C.O.C. allestito con Fondi pubblici presso la Sala Andrea Di Benedetto, a mezzo di modifica strutturale e fornitura di attrezzature, grazie ai pareri di Tecnici e Professionisti.
Come mai, da un giorno all'altro, una struttura che tanto avete utilizzato e frequentato (anche in orari improbabili), si deve spostare altrove? Per motivi tecnici, politici o di propaganda elettorale?
A cosa serve quella Sala? Per cosa, o meglio, per chi la stiamo liberando e sgomberando?
E perché, se di valorizzazione ed ottimizzazione economica del patrimonio comunale stiamo parlando, l'ex Edificio scolastico (ora Casa della Cultura) non risulta avere ai vostri occhi lo stesso interesse? Non credete di avere gli stessi obblighi nei confronti dell'Erario?
E dei loculi cimiteriali che avete provato, in barba al Regolamento recentemente approvato, a concedere a cittadini non residenti e privi di requisiti? Ne vogliamo parlare? Al momento la proposta di delibera è stata rinviata, in zona Cesarini, al prossimo Consiglio comunale.
Parliamone del Cimitero, ci sono diversi spunti utili che possiamo offrire.
E ancora, gradiremmo approfondire riguardo agli Immobili comunali ed alla confusione che state generando nelle famiglie degli Atranesi...sediamoci tutti insieme e non famiglia per famiglia. Fateci capire, una volta per tutte, quale politica abitativa avete intenzione di perseguire: attualmente andiamo dalle trattative private agli sfratti, dalle riprotezioni per mancanza di agibilità ai Piani di alienazione che sono finti Piani di riscatto.
Quest'ultimo è di certo il modo più fantasioso mai visto prima per illudere i destinatari delle vostre più becere promesse elettorali.
Siamo convinti che il Piano di alienazione, così come recentemente approvato, non produrrà alcun effetto e non avrà alcun seguito».
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