Tu sei qui: ChiesaPadre Enzo sul CorSera racconta Sant’Alfonso che a Scala compose “Quanne nascette ninno”
Inserito da (redazionelda), venerdì 27 dicembre 2019 10:08:39
Sul Corriere della Sera oggi in edicola, Padre Enzo Fortunato racconta i due Santi del Natale: San Francesco d'Assisi, naturalmente, l'inventore del presepe, e Sant'Alfonso Maria de' Liguori che ne Settecento scrisse, dai monti di Scala, tanto cari a Padre Enzo, "Quanno nascette ninno", brano in vernacolo evolutosi nel più classico ed emozionante dei canti natalizi: il "Tu scendi dalle Stelle".
di Padre Enzo Fortunato per Il Corriere della Sera
Giuseppe Verdi affermava che il Natale non sarebbe più Natale senza i versi del "Tu scendi dalle stelle", il canto natalizio italiano per antonomasia. Pochi sanno da chi è stato composto e dove. Scritto in 6/8 in lingua napoletana affinché tutti potessero capirne il significato. Deriva dal celebre "Quanno nascette Ninno" composta nel 1754 da Sant'Alfonso Maria de' Liguori traendo ispirazione dalla sua permanenza a Scala, il paese più antico della costiera amalfitana. Oggi vorrei portavi in questa terra martoriata da smottamenti, fragile e bella, anzi bellissima.
Venne pubblicata per la prima volta nel 1816 con il nome originale "Per la nascita di Gesù", subendo varie riedizioni e modifiche. Sant'Alfonso Maria de' Liguori, vescovo e giurista, sacerdote nel 1726, si dedicò all'evangelizzazione dei derelitti, dei poveri, dei bisognosi recandosi anche oltre i confini campani per soccorrere le popolazioni della Puglia duramente provate da un terribile terremoto. Nel 1731, stremato dalla fatica e ammalato, per ordine dei superiori gli fu imposto un periodo di riposo ad Amalfi.
Ma il vicario di Scala lo invitò a riposarsi presso il romitorio di Santa Maria dei Monti, frequentato dai pastori ai quali egli si dedicò con amore e sollecitudine. Amava raccogliersi nella piccola chiesa nella quale vi era una statua della Madonna che è tutt'ora conservata, dopo un sapiente restauro, nella cappella del Convento dei Padri Redentoristi.
Il 9 novembre del 1732 nella cattedrale di Scala il nascente Ordine dei Redentoristi iniziava il suo cammino. Sant'Alfonso vi rimase per molti anni. Ed era solito recarsi in una piccola grotta non molto distante dalla Cattedrale, oggi chiamata proprio Grotta di Sant'Alfonso, per pregare. Qui riceve molte apparizione della Madonna. In questo anfratto è possibile capire il motivo e la bellezza del canto natalizio. E' possibile capire perché santi come Francesco d'Assisi e Alfonso de' Liguori abbiano sperimentato tutta le tensione umana e spirituale per arrivare con la lingua volgare e con i gesti semplici al cuore della gente. In questi giorni da Roma ad Assisi, dall'ultima chiesetta sperduta sulle Ande alle grandi e maestose cattedrali risuona questo canto tradotto in tutte le lingue del mondo. Così come con l'invenzione del presepe nel 1223 a Greccio, Francesco ha raggiunto case e chiese e uomini di buona volontà. Per i due santi umbro e campano si trattava di portare già allora le periferie al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica. L'azione di Bergoglio oggi è quella di continuare sulla scia dei santi.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 105648104
Dopo il polverone che si è sollevato - soprattutto in occasione di Santa Trofimena - per l'usanza dei Sindaci di aggregarsi ai portatori delle statue dei Santi durante le feste patronali in Costiera Amalfitana, il delegato dell'Arcivescovo alla Liturgia Don Giuseppe Milo ha scritto una lettera ai presbiteri...
Il pittoresco borgo di Atrani si veste a festa per onorare la sua patrona, Santa Maria Maddalena, con una serie di eventi che spaziano dalle celebrazioni religiose alle manifestazioni culturali e musicali. L'occasione segna un momento di profonda devozione e comunità per i residenti e i visitatori. Domenica...
Oggi, 17 luglio, con il novenario in preparazione, a Ravello inizia il programma dei festeggiamenti in onore di San Pantaleone. Patrono della Città della Musica, Pantaleone nacque nella seconda metà del III secolo a Nicomedia, nell'odierna Turchia. Diventerà successivamente medico e sarà perseguitato...
La comunità ecclesiale di Maiori, insieme alla Parrocchia di S. Maria a Mare e all'Arciconfraternita dell'Orazione e Morte in S. Giacomo a Platea, annuncia con gioia i solenni festeggiamenti in onore di San Giacomo Apostolo. Le celebrazioni, che si terranno presso la Chiesa di S. Giacomo a Maiori, culmineranno...
Campinola, frazione di Tramonti, rinnova la sua devozione a Maria Santissima del Carmine, una tradizione antica che è tramandata da molte generazioni e raccoglie sempre molti devoti anche dalle altre comunità parrocchiali tramontane. Difatti, c'è una cappella della famiglia Telese dedicata alla Madonna...