Tu sei qui: ChiesaMons. Beniamino Depalma lascia l’ospedale. «Ho con me gioia di rafforzata fraternità con Chiese Amalfi-Cava e Nola»
Inserito da (redazionelda), venerdì 14 maggio 2021 09:22:09
Con una lettera destinata ai fedeli e ai religiosi delle Chiese di Amalfi-Cava de' Tirreni e Nola, il vescovo emerito della diocesi napoletana, monsignor Beniamino Depalma, comunica di aver lasciato la struttura sanitaria dov'era in cura per i postumi del Covid-19 che aveva contratto alla fine del febbraio scorso. Le sue condizioni di salute erano divenute preoccupanti tanto da richiedere il ricovero in ospedale. In quei giorni il nostro vescovo Orazio Soricelli esortò alla preghiera per le sorti del vescovo mai dimenticato in Costiera Amalfitana. Depalma, molto presente sui social, ringrazia quanti gli hanno mostrato vicinanza e dato forza in questi due mesi e mezzo. A partire dagli operatori sanitari.
«Il Signore ricompensi gli operatori sanitari, veri eroi di questo nostro tempo!» scrive Depalma. «Rendo lode alla Trinità Santissima per quella comunione di preghiera che mi ha sostenuto in questi lunghi e difficili mesi. Ringrazio i Vescovi, i miei successori Mons. Soricelli e Mons. Marino, i sacerdoti e quanti di voi non mi avete fatto mancare fraternità, amicizia e compagnia».
Il ritorno a Napoli
«Ritorno a Napoli, nella mia comunità dei PP. Vincenziani, dove sono cresciuto e da dove sono partito per la bella avventura del Ministero episcopale. Ho con me la gioia della rafforzata fraternità con le Chiese di Amalfi-Cava e Nola: grazie, mie amate Diocesi, per la presenza e l'affetto che mi avete donato in questi mesi della mia degenza; ho avvertito che i vincoli di amicizia vanno al di là dei ruoli che abbiamo assunto negli anni».
Sofferenza per mancanza di 5 confratelli
«Non nascondo, tuttavia, la mia sofferenza perché questa volta, il ritorno ai Vergini, mi farà trovare una comunità ferita per le perdite dei cinque confratelli con i quali ho condiviso il cammino di una vita... Mi mancherà in particolare padre Grillo, presenza costante negl'anni della mia formazione e punto di riferimenti nei diversi servizi ecclesiali. Gli ho voluto bene come un padre e ho sperimentato da figlio la sua cura paterna. Per questo professo la mia fede nella risurrezione che non spezza i vincoli di fraternità ma li rafforza nella comunione dei santi».
«Invoco lo Spirito Santo perché, per quanto ancora resta nella mia convalescenza, ne possa avvertire la forza consolatrice e risanatrice. Grazie di cuore a tutti!» ha concluso Depalma che domani potrà festeggiare al meglio i suoi 80 anni.
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