Tu sei qui: ChiesaGugerotti a Londra per proseguire il dialogo tra cattolici e anglicani
Inserito da (redazionelda), domenica 18 ottobre 2020 16:20:20

"Un incontro molto intenso" che ha segnato un passaggio "spiritualmente importante". Così monsignor Claudio Gugerotti, vescovo titolare di Ravello, racconta a Vatican News, in un articolo a firma di Gabriella Ceraso, l'udienza avuta con Francesco giovedì scorso, a pochi giorni dalla sua partenza per Londra. Dopo 16 anni in Vaticano e 20 circa trascorsi nelle nunziature dell'est Europa, ora il presule va nel cuore della Gran Bretagna a ricoprire l' incarico di rappresentante diplomatico, facendosi "voce del Papa".
Il presule ci rende partecipi dunque degli interessi e dell'affetto di Francesco per tutto il mondo ucraino e per le Chiese cattoliche dell'area con le loro difficoltà ma anche con i loro entusiasmi, Chiese dalla "fede limpida e forte". " Pregare con loro, specie con i giovani alla ricerca profonda di Dio, è stato - ci confessa - un esercizio spirituale continuo". L'Ucraina, "tanto cara al Papa", resta un Paese in guerra e oggi "dissanguato" dal Covid, bisognoso del coinvolgimento e dell'impegno dei Paesi circostanti e dell'Unione europea, ma le "speranze non mancano".
Il bilancio che emerge dalle parole del presule su questi 20 anni trascorsi nell’Europa orientale, è quello di un "dono di Dio", occasione per sperimentare la bellezza della missione evangelizzatrice all'"apertura delle catacombe". L'essere stato il rappresentante del Papa - aggiunge - è stato un "privilegio enorme" in un periodo in cui il Vaticano e il pontefice hanno smesso di essere considerati "il grande nemico" e sono diventati fonte di "alto insegnamento morale" e a volte di "mediazione per risolvere i problemi interni delle società che tentano di ricostruirsi e creare un futuro di progresso".
Poi lo sguardo al futuro e al nuovo incarico. Papa Francesco - rivela il nunzio - guarda con attenzione a queste tematiche, all'Europa, tra privazioni legate al Covid e spaccature politiche e sociali conseguenza della Brexit. La raccomandazione particolare da parte del Pontefice a questo proposito è stata di "mantenere e favorire il più possibile" il "suo" rapporto fraterno con l'arcivescovo di Canterbury e di favorire il rapporto tra cattolici e anglicani mettendo in luce i punti comuni della fede in Gesù Cristo, in modo che la voce cristiana possa "risuonare forte anche nelle scelte etiche del Paese". Nel cuore del Papa, la consapevolezza - dice il presule - del rischio di "conflitti ideologici con conseguenze peggiori" delle guerre e della sofferenza e dell'emarginazione dei più fragili.
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