Tu sei qui: ChiesaBartolo Longo è Santo! Papa Leone XIV lo iscrive come esempio di fede e carità
Inserito da (Admin), domenica 19 ottobre 2025 15:57:14
Con la solenne formula pronunciata da Papa Leone XIV, Bartolo Longo è stato proclamato Santo. Un momento storico per la Chiesa universale e per la città di Pompei, che riconosce nel suo fondatore un autentico testimone di conversione, fede e carità.
"Ad honorem Sanctæ et Individuæ Trinitatis... Beatos Ignatium Maloyan et Petrum To Rot, necnon Beatos Vincentiam Mariam Poloni, Mariam a Monte Carmelo Rendiles Martínez, Mariam Troncatti, Iosephum Gregorium Hernández Cisneros et Bartholomæum Longo Sanctos esse decernimus et definimus...", ha dichiarato il Pontefice davanti a migliaia di fedeli riuniti in Piazza San Pietro.
Durante l’omelia, Papa Leone XIV si è soffermato sul passo del Vangelo secondo Luca in cui Gesù domanda: "Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?"
"Le domande di Gesù – ha spiegato – sono un vigoroso invito alla speranza e all’azione: quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede nella provvidenza di Dio? È questa fede che sostiene il nostro impegno per la giustizia, perché crediamo che Dio salva il mondo per amore, liberandoci dal fatalismo. Quando sentiamo l’appello di chi è in difficoltà, siamo testimoni dell’amore del Padre, come Cristo lo è stato verso tutti? Egli è l’umile che chiama i prepotenti a conversione, il giusto che ci rende giusti, come attestano i nuovi Santi di oggi: non eroi o paladini di qualche ideale, ma uomini e donne autentici".
Il Papa ha poi ricordato ciascuno dei nuovi santi: "Sono martiri per la loro fede, come il Vescovo Ignazio Choukrallah Maloyan e il catechista Pietro To Rot; evangelizzatori e missionarie, come suor Maria Troncatti; carismatiche fondatrici, come suor Vincenza Maria Poloni e suor Carmen Rendiles Martínez; e, con il loro cuore ardente di devozione, benefattori dell’umanità, come Bartolo Longo e José Gregorio Hernández Cisneros. La loro intercessione ci assista nelle prove e il loro esempio ci ispiri nella comune vocazione alla santità".
Nato a Latiano nel 1841, Bartolo Longo studiò giurisprudenza a Napoli, dove, influenzato dal clima anticlericale, si allontanò dalla fede. L’incontro con il domenicano Padre Alberto Radente segnò la sua conversione. Nel 1872, giunto nella Valle di Pompei, Longo comprese la sua missione: ricostruire la fede attraverso la devozione alla Madonna del Rosario. Con l’aiuto della contessa Marianna Farnararo De Fusco, fondò il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, da cui nacquero opere di carità per orfani e figli dei carcerati, trasformando la valle in una vera "Città della Carità".
Al termine della celebrazione, l’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo, ha espresso la gioia della comunità: "Bartolo Longo è santo! Ci sono giorni nei quali davvero le parole non bastano. Egli, dal Paradiso, ci guarda e ci benedice. Siamo suoi figli e vuole che tutti noi, un giorno, possiamo fare festa con lui al cospetto del Padre e tra le braccia amorevoli della Madonna".
Mons. Caputo ha poi ricordato come la preghiera sia stata il motore della vita del nuovo Santo: "Senza la preghiera Bartolo Longo non avrebbe mai potuto costruire il Santuario, aprire le Opere di Carità e fondare una città dove prima c’era solo una valle sconsolata".
Durante la recita dell’Angelus, Papa Leone XIV ha definito quella odierna una "festa della santità", mentre migliaia di pellegrini giunti da Pompei e da altre località hanno gioito per l’elevazione agli altari del loro fondatore.
Nel Santuario di Pompei, il corpo del nuovo Santo riposa sotto le parole che riassumono la sua missione: "Rosario" e "Carità".
Bartolo Longo morì il 5 ottobre 1926 e fu proclamato Beato da Giovanni Paolo II nel 1980, che lo definì "un laico innamorato della Madonna e testimone della misericordia".
Oggi, con la canonizzazione, San Bartolo Longo è per il mondo un segno importante di fede viva, di conversione e di amore concreto verso il prossimo. Le sue parole più note tornano a risuonare con forza: "Chi diffonde il Rosario è salvo".
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