Il Vescovado Costiera Amalfitana

Non c'è cornice migliore per una Ferrari delle curve sinuose della Costiera Amalfitana, dove il mare blu cobalto si fonde con il verde dei terrazzamenti e il fascino delle strade panoramiche invita a una guida che diventa pura emozione. Non stupisce quindi la casa di Maranello, simbolo italiano di lusso e performance, abbia scelto proprio "Amalfi" come possibile nome per un nuovo modello destinato a lasciare il segno.

L'idea di una Ferrari Amalfi accende la fantasia: immaginate una coupé dalle linee eleganti e aggressive, progettata per sfrecciare lungo la Statale 163 o per fermarsi davanti a uno degli iconici alberghi della Divina, luoghi che, come Ferrari, hanno fatto dell'esclusività e dell'eleganza il loro tratto distintivo.

La casa del "Cavallino Rampante", da sempre legata all'eccellenza italiana, ha registrato nel 2024 il nome "Amalfi" e "Amalfi Spider" presso l'Ufficio Brevetti e Marchi, alimentando le aspettative di un modello che potrebbe rendere omaggio a uno dei luoghi più affascinanti del nostro Paese, già patrimonio UNESCO.

Questo passo si inserisce in un momento di grandi cambiamenti per Ferrari, che ha appena inaugurato un secondo stabilimento a Maranello, l'e-building, destinato alla produzione di veicoli elettrici, oltre a quelli a benzina e ibridi plug-in. Mentre si prepara a lanciare il suo primo modello completamente elettrico entro la fine del 2025, la casa del Cavallino Rampante conferma il suo legame con la tradizione, scegliendo nomi che evocano la bellezza e il prestigio dell'Italia nel mondo.

La coupé Roma, introdotta nel 2019 e ispirata allo stile di vita della Dolce Vita, è ormai vicina alla conclusione del suo ciclo produttivo. Il suo successore, già avvistato nelle vicinanze della sede Ferrari, potrebbe portare proprio il nome "Amalfi", continuando quella tradizione che ha già visto protagonisti modelli iconici come la 360 Modena e la Portofino.

Oltre ad "Amalfi", Ferrari ha recentemente registrato altri nomi legati a celebri località italiane come "Mugello", "Milano" e "Montecarlo", segno che la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano, rimane centrale nella visione del marchio.

Non resta che immaginare il rombo di un motore Ferrari tra i tornanti che conducono da Vietri a Cetara, la sua silhouette riflessa nelle vetrine di Positano o il suo rosso inconfondibile davanti a una terrazza affacciata sul mare di Amalfi. Perché, in fondo, non c'è auto più bella di una Ferrari in Costiera Amalfitana, dove il lusso trova la sua dimensione più autentica e senza tempo.