Tu sei qui: AttualitàPapa Francesco ai genitori: «Mai condannare i figli per i loro orientamenti sessuali»
Inserito da (Redazione LdA), giovedì 3 febbraio 2022 16:30:22
Nell'udienza generale del 26 gennaio scorso Papa Francesco ha indirizzato i genitori nell'approccio verso l'accettazione dell'omosessualità dei propri figli.
Secondo Bergoglio, infatti, non bisognerebbe «mai condannare un figlio» per le proprie scelte o per i propri errori.
«Penso ai genitori con i figli con malattie, anche con malattie permanenti: quanto dolore, ai genitori di figli che fanno delle ragazzate e finiscono in incidenti con la macchina, ai genitori che vedono i figli che non vanno avanti nella scuola o che scontano condanne in carcere, ai genitori che vedono orientamenti sessuali diversi nei figli... Come gestire tutto questo? Bisogna accompagnarli e non nascondersi in un atteggiamento di condanna». Questa la dichiarazione completa, parlando nell'aula Paolo VI, davanti a pellegrini e fedeli provenienti da tutto il mondo.
«Sono tanti i problemi dei genitori, ma a loro dico: non spaventatevi. C'è dolore, tanto, ma pensate al Signore e pensate come ha risolto i problemi Giuseppe. Mai condannare un figlio. Mi faceva tanta tenerezza a Buenos Aires vedere la coda delle persone di fronte al carcere, e c'erano le mamme lì: queste mamme di fronte al problema di un figlio che ha sbagliato ci mettevano la faccia, non si nascondevano e lo accompagnavano, sempre. Che coraggio!», ha dichiarato.
Fin dall'inizio del pontificato Francesco ha usato parole di apertura e accoglienza verso le persone omosessuali.
«Gli omosessuali hanno il diritto di far parte di una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia», affermava nel documentario 'Francesco', presentato a ottobre 2020 al Festival di Roma.
Ma, lo scorso marzo, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha precisato che le unioni civili tra persone dello stesso sesso possono essere celebrate, quelle religiose no: «La dichiarazione di illiceità delle benedizioni di unioni tra persone dello stesso sesso non è un'ingiusta discriminazione, ma intende invece richiamare la verità del rito liturgico e di quanto corrisponde profondamente all'essenza dei sacramentali, così come la Chiesa li intende».
(Foto: Instagram Pope Francis)
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