Tu sei qui: AttualitàIstat: occupazione record al Sud, per la prima volta oltre il 50%. Crescono gli over 50 al lavoro
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 13 settembre 2025 16:00:50


Per la prima volta dal 2004 il tasso di occupazione nel Mezzogiorno supera la soglia del 50%, attestandosi al 50,1% tra i 15 e i 64 anni. Lo certificano i dati diffusi da Istat sul mercato del lavoro nel secondo trimestre 2025, che evidenziano anche una stabilità complessiva degli occupati rispetto al trimestre precedente e un incremento di 226mila unità su base annua, con la crescita più marcata proprio al Sud (+96mila).
Il risultato ha spinto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a parlare di "strada giusta": «Ci accusavano di voler spaccare l'Italia, ma la verità è che abbiamo scelto di credere nelle energie e nella forza del Sud. Abbiamo investito in infrastrutture, lavoro e merito. I dati dell'Istat certificano il numero di occupati nel Mezzogiorno più alto mai registrato. Continueremo a percorrere questa strada per costruire un'Italia con pari opportunità per tutti».
L'analisi di Istat segnala un altro dato storico: gli occupati over 50 superano i 10 milioni, pari al 42% del totale, con un incremento di 96mila unità sul trimestre e di 422mila su base annua. L'invecchiamento della popolazione e le regole più rigide sul pensionamento anticipato hanno spinto verso l'alto l'età media dei lavoratori.
Gli under 35, invece, scendono a 5,3 milioni, circa la metà degli over 50, con un tasso di occupazione passato in vent'anni dal 52,4% al 44,3%. Per la fascia 50-64 anni, al contrario, il tasso è salito dal 42,4% al 66,4%, grazie anche a una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro.
Sul fronte dei comparti produttivi, cresce l'industria in senso stretto, che con 4,8 milioni di addetti torna ai livelli del 2008. A livello geografico, dopo il Sud (+96mila), l'aumento più consistente degli occupati riguarda il Nord (+89mila) e il Centro (+43mila).
Il ministro del Lavoro Marina Calderone ha definito "importante" il risultato ottenuto nel Mezzogiorno:
«Il nostro obiettivo resta quello di sostenere la buona occupazione, soprattutto a tempo indeterminato per giovani e donne. Servono formazione e nuove competenze, in particolare al Sud, dove i limiti storici possono diventare opportunità».
Il tasso di disoccupazione resta stabile al 6,3% rispetto al trimestre precedente, ma scende di 0,1 punti su base annua: i disoccupati sono 1,623 milioni, in calo di 82mila rispetto al 2024. Prosegue il calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, scesi a 12,294 milioni, con un tasso del 33% (-0,1 punti sul trimestre, -0,2 punti sull'anno).
Le donne al lavoro sono 10,265 milioni, con un tasso di occupazione al 53,7% contro il 71,5% degli uomini; il tasso complessivo si attesta al 62,6%, in aumento di 0,4 punti su base annua.
Secondo Istat, l'input di lavoro complessivo (misurato dalle ore lavorate in contabilità nazionale) è salito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell'1,7% su base tendenziale, confermando un mercato del lavoro in moderata espansione, con il Sud che mostra segnali di vitalità senza precedenti.
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