Tu sei qui: Territorio e AmbienteMaiori, pensionati chiedono il ripristino delle panchine rimosse in Corso Reginna
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 3 ottobre 2025 07:48:37
A Maiori monta la protesta dei pensionati dopo la rimozione delle panchine pubbliche sul ponte di Corso Reginna, all'altezza di via Pedamentina. In corrispondenza dei civici 124/130, fino a pochi mesi fa c'erano 4 panchine. Ne è rimasta una soltanto e gli anziani devono fare a turno per sedersi. I cittadini, in una lettera indirizzata al Comune e alla stampa locale, denunciano un atto "ingiusto e lesivo del diritto alla fruizione degli spazi pubblici" e chiedono il ripristino immediato delle panchine.
Di seguito il testo integrale.
Oggetto: Richiesta urgente di ripristino delle panchine pubbliche in Corso Regina - Angolo Via Pedamentina, Maiori
Egregi Signori,
Con la presente, noi cittadini e pensionati di Maiori ci rivolgiamo con profondo rammarico e crescente indignazione per segnalare un atto che riteniamo non solo ingiusto ma anche lesivo del diritto alla fruizione degli spazi pubblici da parte della cittadinanza, in particolare delle fasce più fragili della popolazione. Ci riferiamo alla rimozione delle panchine situate sul ponte di Corso Regina, all'altezza di via Pedamentina, un punto di ritrovo storico e vitale per noi anziani, che da anni usufruivamo di quelle sedute per riposarci, conversare, e semplicemente vivere il nostro paese con dignità.
Le panchine sono state eliminate per far posto a un dehor commerciale annesso a un nuovo bar, che, oltre ad aver occupato spazio pubblico in modo invasivo, ha causato anche lo spostamento del mercato settimanale, alterando equilibri sociali ed economici consolidati da decenni. Tutto questo è avvenuto senza alcuna consultazione, preavviso, o considerazione per le esigenze della cittadinanza, in particolare di noi anziani, che ogni giorno vediamo restringersi sempre più i nostri spazi vitali in nome di interessi privati.
Chiediamo con fermezza che le panchine vengano immediatamente reinstallate nel punto originario. Non accettiamo che le esigenze commerciali di pochi vadano a discapito della vivibilità e del benessere di molti. Se non riceveremo riscontro concreto e tempestivo, ci riserviamo di agire per vie legali e mediatiche, affinché siano accertati e denunciati eventuali abusi di suolo pubblico, violazioni urbanistiche o favoritismi che si stanno consumando nel silenzio generale.
Siamo pronti a coinvolgere la stampa, associazioni e autorità superiori per tutelare il nostro diritto alla città. Maiori non può e non deve diventare un parco giochi commerciale dove l'interesse pubblico è sacrificato all'ultimo arrivato. Restiamo in attesa di una risposta formale e di un atto concreto.
Maiori, 13 settembre 2025
Distinti saluti,
I pensionati di Maiori
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