Tu sei qui: Territorio e AmbienteAsili nido insufficienti in Costiera Amalfitana: il malcontento dei genitori costretti a lasciare il lavoro
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 19 settembre 2025 10:38:34
Di Maria Abate
La Costiera Amalfitana continua a scontare una cronica carenza di servizi dedicati alla prima infanzia. I numeri parlano chiaro: a Praiano i posti disponibili al nido comunale sono appena 7, a Positano soltanto 8, a Scala sono 13, a Minori il Micro Nido può ospitare 15 bambini, così come ad Amalfi, mentre il Micro Nido di Tramonti, il più capiente, arriva a 20 posti (e pare sia previsto un ampliamento). Davvero pochissimi bambini, in sostanza, possono usufruire di un servizio essenziale per lo sviluppo sociale e per il sostegno alle famiglie.
I Servizi di Nido e Micro-Nido afferiscono al Piano di Zona S2 Cava de' Tirreni-Costa d'Amalfi e accolgono bambini dai 3 mesi ai 3 anni, offrendo pasti, riposo pomeridiano, attività educative e laboratori creativi. Sono pensati per rispondere alle esigenze primarie dei più piccoli e per favorirne socializzazione, autonomia e crescita armonica, grazie alla presenza di educatori qualificati.
Per accedere è necessario presentare domanda e ottenere un punteggio in graduatoria sulla base di criteri specifici:
Nonostante questi criteri mirino a garantire equità, i posti sono così limitati che molte famiglie restano escluse, finendo in lunghe liste d'attesa.
A Maiori esistono due strutture private: l'asilo nido gestito dalle Suore Domenicane e l'asilo nido "L'Albero Bambino", inaugurato il 21 ottobre 2023, con una ricettività di 40 bambini. Tuttavia, queste strutture non rientrano nei criteri di ammissione del Piano di Zona S2 e prevedono rette più alte rispetto ai nidi pubblici, diventando di fatto un'opzione accessibile solo a chi può sostenere costi maggiori.
«Qui il nido è visto come un privilegio, quando invece dovrebbe essere un diritto dei bambini e un sostegno alle famiglie - denuncia una mamma -. Senza nonni a disposizione o babysitter qualificate, molte madri devono rinunciare al lavoro o affrontare spese insostenibili».
Le testimonianze raccolte raccontano di difficoltà quotidiane: dalla mancanza di spazi per neonati alla necessità di spostarsi fino a Salerno o nell'Agro Nocerino per acquistare prodotti essenziali di cui gli esercizi locali sono carenti. Con l'inizio dell'anno educativo, il problema torna puntualmente alla ribalta: la graduatoria seleziona pochissimi "fortunati", mentre per gli altri non esistono molte alternative.
«Si parla tanto di natalità e sostegno ai giovani - proseguono i genitori - ma senza servizi adeguati sarà sempre più difficile crescere figli qui».
Le famiglie chiedono interventi concreti: aumento dei posti disponibili, recupero di strutture inutilizzate, apertura di nidi privati autorizzati e un maggiore investimento nei servizi educativi per la prima infanzia.
Senza azioni rapide, il rischio è che la Costiera Amalfitana continui a perdere giovani coppie e che la maternità resti, per molte donne, un percorso a ostacoli.
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