Tu sei qui: Storia e StorieRe Maradona colorò d'azzurro il cielo d'Italia: poesia del calcio
Inserito da (redazionelda), giovedì 26 novembre 2020 13:03:18
di Giuseppe Gargano
Era la tarda primavera del 1987: il Napoli vinceva il suo primo scudetto con una giornata di anticipo. Si stava preparando la festa al San Paolo per l'ultima partita da giocare con la Fiorentina.
L'indimenticabile Alfonso Iovane mi convocava nella sua tipografia di Atrani, mi faceva accomodare alla sua scrivania e mi invitava a scrivere una lirica in onore della vittoria del Napoli.
In un baleno, preso da cocente passione, vergai su carta quattro quartine con rima, che immediatamente il compositore passò alla macchina. Decine di migliaia di copie, stampate in rigoroso inchiostro azzurro, furono distribuite allo stadio e qualche giorno dopo alla Facoltà di Lettere dell'Università di Salerno.
In memoria del più grande calciatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona, ne ripropongo la pubblicazione online.
Azzurro. Il cielo si tinge d'azzurro
al di là del vulcano sornione
della festa lontana il sussurro
per la squadra d'Italia campione.
Son sessanta la meta agognata
dall'ardente indomabil tifoso
che più volte nel sogno ha sognata
ora giunge col tempo gioioso.
Sfila allegra l'azzurra brigata
coi palloni e il ciuccio risorto
tien lontana la fosca nottata
mira i fuochi festosi nel porto.
La vittoria da tanto sofferta
giunge alfin e la squadra incorona
dell'Europa la strada è aperta
reca il nome di Re Maradona.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 109042105
Il 27 giugno 1544, la flotta del temibile corsaro turco Ariadeno Barbarossa, forte di 154 legni tra galeazze, feluche, lancioni e quattro navi da guerra, si presentò al largo di Amalfi, pronta a saccheggiare e devastare anche le città vicine, da Salerno a Positano. Secondo lo storico Filippo Cerasuoli,...
di Sigismondo Nastri Monsignor Ercolano Marini si dimise da arcivescovo di Amalfi nel 1945 e si ritirò a Finalpia, in una casa di riposo per sacerdoti anziani, dove si spense cinque anni dopo. Al suo posto, nella primavera del 1946, la Santa Sede nominò Mons. Luigi Martinelli, che purtroppo morì prima...
Trentasette anni fa, all'alba del 27 giugno 1988, Maiori si svegliò sconvolta da una tragedia che segnò per sempre la sua storia recente: il crollo di un'ala dello storico Palazzo D'Amato, in pieno Corso Reginna, causato da un incendio doloso. Le fiamme, appiccate nel tentativo di truffare un'assicurazione,...
Streghe, un santo e un liquore a base di noci: cosa li collega? Il 23 giugno, la notte di San Giovanni Battista è una data particolarmente significativa per gli amanti del nocino, segnando l'inizio del rituale di produzione di questo antico liquore. In questa notte speciale, sacro e profano si intrecciano...
La Notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno, vigilia della nascita del Battista, è considerata la più breve e carica di suggestioni dell'anno, un ponte tra natura, mistero e fede. Anticamente legata al solstizio d'estate, questa notte mescola riti cristiani e pagani, superstizioni e tradizioni...