Ultimo aggiornamento 5 minuti fa S. Sofia vergine e martire

Date rapide

Oggi: 30 aprile

Ieri: 29 aprile

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Vescovado Costiera Amalfitana

Il portale online della Costa d'Amalfi

Il Vescovado - Il portale online della Costa d'Amalfi Il portale online della Costa d'Amalfi

Pasticceria Gambardella a Minori, il gusto della tradizione in Costiera AmalfitanaSal De Riso Costa d'Amalfi, acquista i dolci del maestro pasticcere più amato d'Italia sul sito ufficiale Sal De Riso ShopMaurizio Russo, dal 1899 un’avventura lunga quattro generazioni. Distillati ed eccellenze, Elisir di limone, Limoncello 100% con limoni IGP Costa d'AmalfiHotel Covo dei Saraceni Positano, Albergo 5 Stelle in Costiera Amalfitana, affacciato sul meraviglioso fronte mare della città verticaleCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaSupermarket e Supermercati Netto, la convenienza a portata di clickPasticceria Pansa, una dolce storia lunga due secoliHotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury Hotel

Tu sei qui: Storia e StorieDon Lorenzo Mansi, cinquant'anni fa moriva il sindaco di Ravello

Hotel Luna Convento Amalfi Provoloncino Amalfitano, con scorzette di Limone Costa d'Amalfi IGP firmato "la Tramontina"Frai Form Ravello del dottor Franco Lanzieri. Centro medico estetico, epilazione laser, efficace e indolorePietra di Luna Hotel a Maiori in Costiera AmalfitanaPalazzo don Salvatore Amalfi, Costiera Amalfitana, Dimore storiche, Exclusive AccommodationCardine SRL, lavori in quota, protezione, prevenzione, pannelli in fune d'acciaio, lavori di edilizia, interventi urgenti post frana, perforazione pareti rocciose, messa in sicurezza costone rocciosoPositano Destination, Your private taxi on the Amalfi Coast, Excursions, ToursAmalfi Coast Private Car, Tour, Transfer ed escursioni in Costiera AmalfitanaIl Limone IGP Costa d'AmalfiPorti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il porto

Storia e Storie

Don Lorenzo Mansi, cinquant'anni fa moriva il sindaco di Ravello

Inserito da (redazionelda), martedì 16 febbraio 2021 12:01:21

Acquista questo spazio pubblicitario inviandoci un messaggio con una richiesta di quotazione

di Silvano Polvani*

Correva l'anno 1971, il 16 di febbraio, quando Lorenzo Mansi si spense nella sua casa di Ravello.

Veniva chiamato Don Lorenzo ed ancora oggi è ricordato così: è stato sindaco di Ravello dal 1948 al 1971, commissario prefettizio negli anni 1942/1943. È nella coscienza di tutti il "sindaco storico" di Ravello, sindaco per oltre una generazione e mezzo, che nell'opinione dei compaesani tutti, s'identificava con l'Istituzione, l'Amministrazione Cittadina. Don Lorenzo non si è fermato alla cronaca: ha fatto parte, ed ancora lo è, della storia della sua città. Ravello deve molta riconoscenza all'opera di quest'uomo, al governo del paese per così tanto tempo, da imprimere sul territorio il suo progetto, la sua visione, che in una continuità a tanti apparsa infinita, ha permesso di strappare Ravello dalla condizione d'isolamento in cui si trovava.

A questo proposito un toccante ricordo di Salvatore Ulisse Di Palma in "Ricordi di Ravello", edizioni Elea Press, 2000: "Ci sono uomini che non muoiono. Ci sono uomini che nel tempo lasciano tracce di sé, testimonianze durature; lasciano segni tangibili del loro amore alle future generazioni. Lorenzo Mansi, sindaco di Ravello dal 1948 al 1971, ha lasciato tracce evidenti di una progressiva crescita culturale ed economica del paese.

Uomo intelligente e molto volitivo, all'apparenza, duro e austero, ha operato molto, con spirito sagace e singolare intraprendenza, per il benessere della collettività. Lorenzo Mansi, un sognatore con i piedi a terra, come tanti uomini amanti della concretezza e autentici realizzatori.

In un periodo difficile come quello del dopo guerra, quando gli uomini stanchi e provati da tante atrocità, stentavano a credere in un futuro migliore, Lorenzo Mansi ha saputo guardare lontano e, navigatore coraggioso ed instancabile, è riuscito a condurre la sua nave in un porto sicuro, preparando un cammino più fulgido al paese dalle tante potenzialità ancora inespresse. Egli voleva essere amico della gente umile alla quale faceva sentire il calore umano soprattutto nei momenti di dolore. Nella sua lunga stagione di sindaco seppe coltivare l'amicizia dei potenti che incontrava, Einaudi, Jacqueline Kennedy e numerosi parlamentari, al solo scopo di poter elevare Ravello verso la gloria, e farla maggiormente conoscere per quello che è: "Un paradiso terrestre dove fermarsi, perché no, per tutta la vita".

Nobili ricordi di stima e di affetto a cinquant'anni dalla sua scomparsa. La sua memoria come si è confermata nell'occasione della presentazione, sia a Ravello che a Scala, nell'ottobre 2019 del libro, a cura di Silvano Polvani, edito da Effigi "Don Lorenzo Mansi sindaco di Ravello", ancora oggi regge ed è presente fra la gente. Non si è persa ma appare viva e chiara.

A cinquant'anni dalla sua scomparsa ci preme sottolineare come Don Lorenzo nella sua lunga attività a volte con un fare autoritario, abbia dimostrato concretezza, abbandonando la propaganda

per realizzare fatti efficaci che hanno migliorato e fatto avanzare la qualità della vita dei suoi concittadini. Ha saputo interloquire con gli umili così come con chi aveva spessore culturale e intellettuale; non ha arretrato e non si è piegato ma anzi ha fronteggiato alla pari con i potenti. Nella sua lunga condotta da amministratore ha saputo trasmettere fiducia, sicurezza e speranza di un cambiamento. Sarà lui nel dopoguerra a portare a Ravello, fra i primi comuni in provincia di Salerno, i finanziamenti previsti dal piano Marshall per la ricostruzione.

Sempre alla ricerca di migliorare la sua citta: esemplare è a questo proposito la proposta di legge, che assieme alla sua Giunta comunale, avanzò nel 1971 al Parlamento Italiano, una proposta a lungo rimasta inspiegabilmente dimenticata, una specie di testamento politico nella quale lui immagina e disegna la Ravello del futuro, che guarda al mare senza ignorare le sue potenzialità collinari, che crede nella valorizzazione delle sue enormi potenzialità artistiche e architettoniche, da tutelare e preservare. Un'idea della città che guarda avanti, proiettata allo sviluppo delle sue risorse, che pone al centro di tutto l'uomo, la qualità della sua vita. Spazi pubblici condivisi, spazi attrattivi da utilizzare e vivere, una città bella e coinvolgente per i suoi cittadini e per i turisti, da considerare, per i suoi eventi, come un grande teatro all'aperto. Una città, che si realizza nelle sue bellezze naturali, che mantiene la sua cultura di appartenenza, proiettata in una visione condivisa che attinge al passato e al presente per costruire il suo futuro.

Oggi ne rimane il ricordo, consapevoli di una memoria che ci è necessaria per capire e riscoprire le nostre orme, i valori di una fase storica che, abbiamo il compito di custodire.

Ci preme ricordare, per rivivere quei momenti e i sentimenti di allora non filtrati da nessuna considerazione, quei giorni del febbraio 1971, a fronte di una città e il suo territorio che rimasero costernati dalla notizia della morte.

 

Gli atti ci consegnano un giudizio su Lorenzo Mansi, che seppur mitigato dalla commozione, non lascia fraintendimenti sulla persona e sul suo operato politico.

Oggi rimane il ricordo di un politico e amministratore appassionato, che con la sua morte aveva creato una sintonia di giudizio sul suo operato, mettendo d'accordo sia la maggioranza come la minoranza, a volte criticato, severo ma sempre pronto a far dono della propria umanità e comprensione.

Sempre oggi, a cinquant'anni dal quel 16 febbraio, in molti fra i Ravellesi e gli Scalesi rimane la speranza che le due amministrazioni diano seguito agli impegni che pubblicamente, tramite i loro sindaci, presero nell'ottobre del 2019 in occasione della presentazione del libro a cui sopra abbiamo fatto cenno.

Certo siamo tutti consapevoli che da quei giorni molto è cambiato, la pandemia ci ha gettato nello sgomento, giorni tristi ci hanno atteso con dolore e paura, altrove ed è comprensibile le preoccupazioni dei nostri amministratori si sono dovute rivolgere. L'auspicio che facciamo è che questa situazione possa essere superata e nel ritorno alla normalità si possa riprendere quel progetto, indicato dai sindaci di Ravello e Scala, che voleva dedicare l'intitolazione di una strada o altro luogo a Don Lorenzo Mansi così da rendere il suo ricordo impresso nella memoria civica della propria comunità.

*giornalista - scrittore

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Il Vescovado!

Scegli il tuo contributo con

Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!

Per dispositivi
Apple
Per dispositivi
Android

Galleria Fotografica

rank: 103850107

Storia e Storie

Il letto sbarrato contro l’eruzione: a Pompei la straziante scena nella casa di Elle e Frisso

Il letto di traverso a sbarrare la porta della camera da letto per proteggersi dalla furia del Vesuvio, i resti di alcune vittime e gli oggetti quotidiani, segnali di una vita, poi bruscamente interrotta e che ancora una volta raccontano l'unicità di Pompei e dei suoi ultimi istanti prima della fine....

Riapre la Chiesa di Sant’Andrea de Lavina, testimonianza del legame tra Salerno e Amalfi nel Medioevo

Un angolo poco conosciuto di storia e spiritualità torna a essere fruibile al pubblico nel cuore del centro storico di Salerno: si tratta della Chiesa di Sant'Andrea de Lavina, situata in Vicolo Porta Rateprandi 11, ora aperta gratuitamente ogni sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 grazie al presidio...

Minori e la Costa d'Amalfi ricordano Antonio D’Auria: messa in suffragio nella Basilica di Santa Trofimena

"Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta." È con questo pensiero che la famiglia e la comunità di Minori si preparano a ricordare il Ragionier Antonio D’Auria, ad un anno dalla sua scomparsa. Venerdì 2 maggio 2025, alle ore 19.00, nella Basilica di Santa Trofimena sarà celebrata una Santa Messa...

Chernobyl, una ferita ancora aperta: il mondo ricorda il disastro del 1986

Il 26 aprile 1986, alle 1:23 del mattino 8ora locale), il reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina (all'epoca Unione Sovietica), esplose durante un test di sicurezza mal gestito. L'incidente rilasciò enormi quantità di materiale radioattivo nell'atmosfera, dando origine alla...

25 aprile, Festa della Liberazione: cosa accadde in quei giorni?

Il 25 aprile in Italia si celebra la Festa della Liberazione dal regime fascista e dall'occupazione militare tedesca dell'esercito nazista, avvenuta nel 1945. L'occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo perché nel 1945 coincise...