Tu sei qui: Storia e StorieCapodanno Bizantino, l'evento in cui rivive l'opulenza medievale di Amalfi
Inserito da (redazionelda), martedì 1 settembre 2015 08:47:00
L'evento storico-culturale del Capodanno Bizantino è stato ideato dal medievalista amalfitano Giuseppe Gargano agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso. Il progetto originario prevedeva la rievocazione dell'inizio dell'anno fiscale e giuridico nei territori dell'impero d'Oriente, quelli direttamente dipendenti dal basileus e le così dette "autonomie periferiche", tra le quali vi era anche Amalfi.
Questo "capodanno bizantino" corrispondeva al I settembre: in quel giorno entravano in carica i comites, cioè i capi della repubblica marinara di Amalfi nella sua fase aristocratica. Considerando la nomina annuale dei comites collaboratori dei prefetturi, questa prassi giuridico-amministrativa durò dall'839, anno di nascita della repubblica autonoma, alla prima parte del X secolo. L'istituto dell'elezione annuale dei rappresentanti delle Università della Costa d'Amalfi fu ripresa con l'avvento angioino (1266) e durò sino all'epoca dei Borbone.
La manifestazione coinvolgeva, sin dalla sua fase progettuale, i comuni di Amalfi e di Atrani, le uniche civitates della Repubblica Amalfitana almeno sino alla metà dell'XI secolo. Il teatro principale della rievocazione è la chiesa del San Salvatore de Birecto di Atrani, cappella palatina dove venivano incoronati i duchi di Amalfi e luogo di pubbliche assemblee, almeno dall'età angioina e per tutto il XVIII secolo, dei sindaci delle Università dello Status Amalfie per decisioni di interesse comune.
La prima edizione si svolse nel 1997. Essa consistette nella cerimonia di investitura del "Duca di Amalfi - Maestro del Diritto", ideata dal giornalista Antonio Bottiglieri; così per alcuni anni un'apposita giuria di assoluto prestigio ha conferito quel titolo per premiare l'opera qualificata di celebri giureconsulti, tra i quali Vincenzo Buonocore, Francesco Paolo Casavola, Sabino Cassese, Giuseppe Tesauro, Pietro Rescigno, Paolo Grossi, Domenico De Masi. Tale investitura avveniva nell'atrio della cappella del San Salvatore e il titolo veniva assegnato dall'arcivescovo di Amalfi.
La manifestazione continuava con la sfilata del corteo storico di Amalfi e con la prolusione del "Duca - Maestro del Diritto" appena insignito. Quindi spettacoli storico-artistici e folkloristici riguardanti le civiltà mediterranee con le quali Amalfi medievale aveva avuto proficui rapporti economici e culturali erano organizzati nelle piazze della città marinara.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 101037106
Il rito del truocchio Quando il sole scalda le colline e l’erba falciata dorme stesa sulla terra, inizia il rito antico del truocchio. Si aspetta il tempo giusto, quello che solo gli occhi esperti sanno riconoscere: quando il fieno è asciutto, leggero, profumato. Due persone, legate non solo dalla fatica...
Sono trascorsi 27 anni dalla tragica notte del 5 maggio 1998, quando una colata di fango e detriti scese a oltre 70 chilometri orari dal Pizzo d'Alvano, travolgendo i comuni di Sarno, Quindici, Bracigliano, Siano e San Felice a Cancello. Il bilancio fu devastante: 161 vittime, migliaia di sfollati, interi...
Torino, 4 maggio 1949. Un boato squarcia il silenzio sulla collina di Superga. Alle 17:03, il Fiat G.212 della compagnia ALI, siglato I-ELCE, si abbatte contro il muraglione posteriore della basilica. A bordo, l’intera squadra del Grande Torino, di ritorno da Lisbona dopo un’amichevole organizzata per...
"Non tutti gli amici sono uguali. Alcuni attraversano il tempo con noi, mutando forma ma non sostanza, restando presenti anche quando i ruoli cambiano, le stagioni della vita si susseguono, e il mondo intorno sembra trasformarsi. Vincenzo Palumbo, per Secondo Amalfitano, è stato questo: un punto fermo,...
Il letto di traverso a sbarrare la porta della camera da letto per proteggersi dalla furia del Vesuvio, i resti di alcune vittime e gli oggetti quotidiani, segnali di una vita, poi bruscamente interrotta e che ancora una volta raccontano l'unicità di Pompei e dei suoi ultimi istanti prima della fine....