Tu sei qui: Storia e StorieC'era una volta... e c'è ancora
Inserito da (redazionelda), mercoledì 24 maggio 2017 16:15:00
di Antonio Schiavo
C'era una volta o, forse, era solo il frutto della fervida fantasia degli amalfitani, un certo Paolo di Conca.
Personaggio (non sappiamo se vero o immaginario) famoso per i suoi vaniloqui nei quali illustrava a suo modo progetti mirabolanti sparando cifre stratosferiche da impegnare per la loro realizzazione.
Forse ancor oggi i nostri Palazzi del potere sono abitati da tanti Paoli di Conca: in quanto a sparare cifre, promettere stanziamenti eccezionali, magnificare progetti faraonici, non sono secondi a nessuno.
All'epoca del Paolo originale i milioni fatti balenare erano in lire oggi sono in euro ma appaiono sempre come i soldi del monopoli, pure tangibili e belli da vedere ma difficili o impossibili da impiegare nella realtà.
O, almeno, se e quando mai diverranno spendibilisarà troppo tardi e - come è stato saggiamente rilevato in un articolo di qualche giorno fa su questo giornale- con il malato ormai spacciato.
E' chiaro che stiamo parlando ancora una volta (ma non è mai abbastanza) della vergognosa situazione della viabilità in Costiera.
Progetti estemporanei e fantasiosi, sentiti decine di volte o pappagallescamente clonati, patti per il Sud da 100 milioni di euro (vedete come riemerge Paolo di Conca) per ora e chissà per quanto ancora sulla carta, mille conferenze dei sindaci, passerelle di assessori e....
E, lì fuori, si è in trappola, incolonnati per ore sotto il sole che comincia a martellare come un fabbro, con turisti prima meravigliati e increduli e poi indignati, con torpedoni giganteschi fatti arrivare senza alcuna pianificazione di flusso.
Questa è l'anamnesi, dirà qualcuno, ma... la terapia?
Potrebbe sembrare una stupidaggine o una semplificazione teorica, ma, in attesa che i novelli Paoli di Conca concretizzino qualcosa (per il momento si limitano al massimo a promettere il reclutamento tardivo di quattro poveri, scalcagnati ausiliari del traffico) non si potrebbero almeno acquistare o noleggiare, con modica spesa, una decina di semafori da piazzare nei punti più nevralgici (sempre gli stessi da una vita) dove si verificano gli intoppi e, temporizzandoli razionalmente, regolare un po' meglio il traffico di questi periodi di sovraffollamento?
Sarebbe chiaramente un pannicello caldo, utile solo per l'emergenza, ma sempre meglio del nulla assoluto e dei proclami conclusivi di tanti sterili pensatoi.
Possiamo sbagliarci ma questa ipotesi minimalista non ci sembra di averla letta o sentita. Se così fosse, parafrasando Renato Zero, lorsignoripotrebbero sempre giustificarsi così: " Il semaforo no: non l'avevo considerato!".
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 104018105
C'è un piccolo grande esempio di passione e tradizione marinara che continua a vivere tra le onde del piccolo borgo di Atrani, il centro urbano più piccolo d'Italia e con la più alta densità di popolazione residente. Si chiama Lorenzo Oliva, è nato nel 2012 e, nonostante la giovane età, ha già fatto...
Il 27 giugno 1544, la flotta del temibile corsaro turco Ariadeno Barbarossa, forte di 154 legni tra galeazze, feluche, lancioni e quattro navi da guerra, si presentò al largo di Amalfi, pronta a saccheggiare e devastare anche le città vicine, da Salerno a Positano. Secondo lo storico Filippo Cerasuoli,...
di Sigismondo Nastri Monsignor Ercolano Marini si dimise da arcivescovo di Amalfi nel 1945 e si ritirò a Finalpia, in una casa di riposo per sacerdoti anziani, dove si spense cinque anni dopo. Al suo posto, nella primavera del 1946, la Santa Sede nominò Mons. Luigi Martinelli, che purtroppo morì prima...
Trentasette anni fa, all'alba del 27 giugno 1988, Maiori si svegliò sconvolta da una tragedia che segnò per sempre la sua storia recente: il crollo di un'ala dello storico Palazzo D'Amato, in pieno Corso Reginna, causato da un incendio doloso. Le fiamme, appiccate nel tentativo di truffare un'assicurazione,...
Streghe, un santo e un liquore a base di noci: cosa li collega? Il 23 giugno, la notte di San Giovanni Battista è una data particolarmente significativa per gli amanti del nocino, segnando l'inizio del rituale di produzione di questo antico liquore. In questa notte speciale, sacro e profano si intrecciano...