Tu sei qui: Storia e Storie9 maggio 1978: quarant’anni fa l’omicidio di Aldo Moro
Inserito da (ranews), mercoledì 9 maggio 2018 11:32:44
Di Sigismondo Nastri
Sono trascorsi quarant'anni dalla barbara uccisione di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse. Ma rimane sempre vivo in me il ricordo del grande statista, che avevo avuto l'onore di conoscere in occasione di una sua venuta ad Amalfi, accolto dall'onorevole Francesco Amodio (del quale ero segretario) e da Mons. Andrea Afeltra, fratello di Gaetano, il grande giornalista suo amico.
il cadavere di Moro fu fatto trovare il 9 maggio, nel vano bagagli di un'auto - una Renault 4 rossa - parcheggiata a Roma, in via Caetani, nei pressi delle sedi della Dc e del Pci. La vicenda, dalla quale sono scaturiti libri, dibattiti, persino film - ieri sera se ne sono occupate ampiamente varie reti televisivi -, non è stata mai chiarita in maniera convincente e... definitiva.
Moro era stato rapito la mattina del 16 marzo 1978, in Via Fani. In un momento particolarmente delicato della nostra vita politica e parlamentare, Lo stesso stesso giorno, infatti, della presentazione alla Camera dei Deputati del quarto governo Andreotti, quello della "solidarietà nazionale", con il determinante appoggio esterno del Partito comunista. Si trattava di una svolta, voluta proprio da Moro, che l'aveva anticipata in un suo discorso: "Noi siamo in condizione di paralizzare in qualche modo il Partito comunista e il Partito comunista è a sua volta in grado di paralizzare in qualche misura la Democrazia cristiana... Bisogna trovare un'area di concordia, un'area di intesa tale da consentire di gestire il Paese finché durano le condizioni difficili nelle quali la storia in questi anni ci ha portato".
Un monito, in questa parole di Aldo Moro, che può valere, che certamente vale, anche nella situazione politica attuale. Ma sembra che, al di là delle celebrazioni di rito del suo sacrificio, nessuno voglia rendersene conto.
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