Il Vescovado Costiera Amalfitana

Di Vincenzo Milite
Il giudice sportivo ha emesso il suo verdetto riguardo ai fatti avvenuti ieri sera allo Stadio Arechi, dove l'arbitro Doveri ha dovuto sospendere la partita a causa dei comportamenti violenti dei tifosi granata. La Salernitana subirà due turni di squalifica da giocarsi a porte chiuse nel prossimo campionato e, contestualmente, il punteggio di 0-3 a tavolino. Non si esclude la possibilità di una multa salata per la società nei prossimi giorni.
Di seguito il comunicato ufficiale:
"Il Giudice Sportivo, dopo aver esaminato il rapporto dell'arbitro e dei collaboratori della Procura federale, ha constatato che al 18° del secondo tempo un gruppo di tifosi della Salernitana, posizionati nel settore inferiore della Curva Sud, ha tentato di forzare il cancello di accesso al campo, senza riuscirci grazie all'intervento delle Forze dell'Ordine. Successivamente, nel settore Distinti lato Curva Sud, altri sostenitori sono riusciti a forzare un altro cancello, ma sono stati bloccati dagli stewards e dalle Forze dell'Ordine. Al 21° del secondo tempo, la gara è stata temporaneamente sospesa a causa del lancio di numerosi petardi, fumogeni e seggiolini divelti dagli spalti, provenienti principalmente dal settore Curva Sud, ma anche dai Distinti e dalla Tribuna. A causa di questa situazione, il Direttore di gara, dopo aver consultato il Responsabile dell'Ordine pubblico, ha invitato le squadre a rientrare negli spogliatoi. Dopo circa trenta minuti, e in accordo con tutte le parti coinvolte, si è deciso di riprendere la partita. Tuttavia, dopo pochi istanti, le intemperanze dei tifosi della Salernitana sono riprese, costringendo il Responsabile dell'Ordine pubblico a disporre la sospensione definitiva della gara. In virtù della gravità dei fatti sopra descritti, la Salernitana deve rispondere a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi dell'art. 26 comma 1 CGS, e pertanto deve essere sanzionata, anche se sono presenti circostanze che rientrano negli articoli 29 comma 1 lett. a) e b) CGS, e negli articoli 8 comma 1 lett. e) e 10 comma 1 CGS".