Il Vescovado Costiera Amalfitana

Dopo cinque anni intensi e carichi di emozioni, Francesco Proto, storico capitano del FC Costa d'Amalfi, ha annunciato il suo addio alla squadra con un commosso messaggio rivolto a tifosi, compagni e società. Un saluto carico di orgoglio, amore per il territorio e senso di appartenenza.

«Dopo 5 anni intensi, vissuti con il cuore, è arrivato il momento di salutare questa maglia», ha scritto Proto sul suo profilo Facebook.

«Ho avuto l'onore di rappresentare questa squadra da capitano, ma soprattutto la maglia del territorio che è casa mia. Qui sono cresciuto come uomo e come calciatore. Ho difeso questi colori come fossero la mia pelle, perché lo sono. E lo saranno sempre».

Il capitano ha voluto ricordare anche il traguardo più alto raggiunto insieme alla squadra: la storica promozione in Serie D, definendola «un sogno diventato realtà, vissuto con la gente della mia terra, nella mia terra».

Un pensiero anche all'ultima stagione, complicata sotto diversi punti di vista: «Ma se c'è una cosa che posso dire è che ho sempre, SEMPRE dato tutto me stesso, in ogni allenamento, in ogni partita, in ogni momento. Con orgoglio, con responsabilità e con amore, e nessuno si può permettere di affermare il contrario».

Il ringraziamento finale è rivolto a tutto l'ambiente biancazzurro: «Grazie a chi mi è stato accanto: dirigenti, staff, compagni, tifosi. Ma soprattutto, grazie a questa maglia, spero ti ameranno e onoreranno più di quanto io abbia fatto».

Con uno sguardo profondo e quasi amaro, Proto chiude con parole che suonano come un monito: «Amare una maglia, amare un territorio, va oltre gli egoismi, va oltre gli interessi, va oltre le scelte, il rancore o qualsiasi altra situazione... ma purtroppo questo è un discorso a cui tanti di voi non siete pronti. Ciao CDA».

Infine, il capitano lascia intendere che è già pronto per voltare pagina:
«Chi mi conosce lo sa: la mia ambizione, determinazione e voglia di fare non finiscono mai. Pronto e carico per una nuova avventura. Con affetto, il vostro capitano».

Foto: Michele Abbagnara