Il Vescovado Costiera Amalfitana

Resta in attesa di conoscere l'entità della sua squalifica dopo aver saltato tre controlli antidoping Vincenzo Abbagnale, già campione del mondo, capovoga dell'otto alle olimpiadi di Rio De Janeiro il prossimo agosto, nonché membro dell'equipaggio amalfitano alla regata delle quattro Repubbliche Marinare. Stando alle dichiarazioni di suo padre, il grande Giuseppe, leggenda del canottaggio azzurro e oggi numero uno della Federazione italiana, il giovane canottiere scafatese rischierebbe con ogni probabilità fino a due anni di squalifica.

«L'atleta aveva già accumulato due mancati controlli - ha dichiarato il presidente Abbagnale - il primo per una dimenticanza, il secondo perché il nuovo sistema gestionale, la cosiddetta piattaforma Adams, non gli ha confermato la segnalazione del luogo dove si trovava, e a questi si è aggiunto infine il terzo, quello del primo febbraio», causato, secondo le dichiarazioni del giovane atleta, da un lieve incidente stradale che gli ha impedito di presentarsi in tempo sul luogo del controllo già fissato.

Vincenzo ha già trasmesso le sue giustificazioni all'antidoping nella speranza che possano essere recepite e possano contribuire ad annullare la squalifica. Chi lo conosce lo descrive come un esempio positivo che ha sempre vissuto lo sport con correttezza e lealtà, senza infingimenti, senza simulazioni e senza inganni. Lo stesso atleta ha voluto riaffermare la sua onestà con un messaggio sulla sua pagina Facebook, ringraziando tra l'altro anche i numerosi sostenitori: «E' scontato dire che io non mi doperei mai, perché non dividerei mai la mia vittoria con nessuno, tantomeno con il doping! Sono tranquillo perché so di essere pulitissimo. [...]Mi rialzerò come ogni volta, più forte di prima!».

«Siamo fiduciosi e aspettiamo con tranquillità il responso della commissione - ci ha detto il preparatore della Canottieri Amalfi Franco Noio - Il ragazzo è stato in ritiro con la nazionale a Sabaudia fino a domenica scorsa e domani si allenerà con noi a Salerno. Rischiare una squalifica per dodici minuti di ritardo mi sembra esagerato dopo che gli ultimi dodici controlli sono risultati negativi».