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Tu sei qui: SezioniStoria e StorieAmalfi e i frequenti smottamenti nel corso della storia: quando pescatori e primi turisti furono sepolti vivi [FOTO]
Scritto da (redazione), martedì 2 febbraio 2021 19:58:25
Ultimo aggiornamento martedì 2 febbraio 2021 20:15:38
di Andrea D'Antuono
Eravamo abituati a vedere piccole frane di detriti contenuti nelle grandi reti di protezione al costone "Vagliendola". Questa volta, invece, la visione del grosso evento franoso ci riporta inevitabilmente portato indietro nel tempo, almeno di due secoli.
Già, perché dall'inizio dell'Ottocento si sono verificati diversi eventi franosi a causa di abbondanti piogge.
Nel 1817 la via Annunziatella fu oggetto di riparazione per crolli. Nel 1825 crollarono grossi macigni sulla spiaggia Marinella (nella foto). Nel 1847 una grossa frana provocò la morte di due pescatori nella stessa località. Nel 1897 la montagna franò sopra la via Canonica e sfondò il portico della chiesa di San Nicola dei Greci. Il 22 dicembre 1899 crollò la grotta dei Cappuccini distruggendo una parte del chiostro, l'albergo Santa Caterina, diverse abitazioni e tutto il porto sottostante.
Quella frana causò la morte di undici persone (nove amalfitani e due stranieri) che alloggiavano al Santa Caterina.
A titolo di cronaca i corpi non furono mai più ritrovati. Agli inizi del Novecento si sono succedute altre frane per le piogge abbondanti, creando insidie alla strada statale e ai lavori che si svolgevano per il prolungamento del porto.
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