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Tu sei qui: SezioniNecrologiLa stella di Salvatore che brilla nel firmamento di Ravello
Scritto da (redazionelda), martedì 6 aprile 2021 20:57:51
Ultimo aggiornamento martedì 6 aprile 2021 20:57:51
di Salvatore Ulisse Di Palma
La lista di quelli che furono padri e maestri della nostra comunità Ravellese, purtroppo si va sempre più assottigliando. I capisaldi, le intuizioni felici, i consigli, la loro esperienza di vita, patrimonio dei Ravellesi tutti, si va sempre più impoverendo. Riusciremo noi figli e nipoti a tramandare ai posteri le presenze, i suggerimenti, i successi, sicuramente legati al sacrificio di quanti ci hanno preceduti? Salvatore Calce ci ha lasciati.
Resta indelebile la sua vita, votata alla famiglia, al lavoro, al prossimo, ma ancora di più al buon nome del suo amato Paese. Prima che gli chef stellati imponessero la loro immagine attraverso i media, il nome di Salvatore Calce aveva ampiamente superato con il passa parola i confini regionali e nazionali. Quante volte in giro per l'Italia o all' Estero mi veniva chiesto di quel piccolo ristorante ravellese dove un piatto, uno per tutti era famoso come quello delle "crespelle". E, nel mentre mi si chiedeva questo, bello era notare negli occhi dell' interlocutore la gioia, legata ai sapori, alla veduta, al servizio.
L'intuizione/creazione di Salvatore Calce ha sempre trovato il suo punto di forza in quella cordialità e in quella bontà che a tutti era rimasta alla maniera della Madeleine de Proust radicata nel cassetto della memoria. Il piccolo, grande capolavoro che si era imposto agli inizi degli anni Sessanta non godeva di nessuna stella, perché sopra quel locale non una, ma una miriade di stelle hanno saputo conservare il garbo, la perizia di un locale che sicuramente nel futuro vivrà di ricordi, mentre le generazioni future raccoglieranno la fiaccola di Salvatore, arricchendo, lo stesso, di contenuti e di tanta professionalità.
Detta così la vita di questo piccolo, grande uomo l'avremmo racchiusa soltanto in una nicchia, che tale non è, perché il nostro Salvatore è stato convinto assertore della vita di una comunità vissuta intensamente, fatta di incontri ed aneddotica che si dovrà trovare il tempo di raccogliere e trasmettere. Salvatore Calce fu assertore dello sport, del calcio giocato, dirigente attivo e diligente, testimone di una felice stagione della quale fu protagonista. Mi piace ricordare, in uno, il trinomio con la sorella Nina e il fratello Federico, passati anch'essi a miglior vita, garanzia di sana gestione familiare, mai trovati impreparati, sempre garbati e con il sorriso dell'accoglienza sempre pronto. A quanti apspireranno a successi imprenditoriali, mi sento di dare un semplice consiglio: "Prendiamo esempio da quest'uomo e, da tanti come lui che, negli ultimi anni ci hanno lasciati".
Ai figli, ai quali va il mio abbraccio fraterno dico di esseri fieri del vissuto paterno e di quanto i nostri genitori, figli di un'epoca difficile, ci hanno lasciato in eredità. Noi, ne sono certo, onoreremo la loro presenza puntando sempre a traguardi migliori, con il ricordo di chi sacrificandosi ci ha indicato la via maestra del Bene e dell' Amore.
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