Tu sei qui: Salute e BenessereLe molteplici proprietà benefiche delle more
Inserito da (ranews), sabato 25 agosto 2018 14:42:33
Di Valentina Di Giovanni*
Le more sono i frutti del rovo (Rubus fruticosus L.), una pianta invasiva e piena di spine della famiglia delle Rosaceae, che inizia a fiorire verso maggio per poi essere impollinata da sia dagli insetti che dal vento. Esse maturano in piena estate, generalmente tra inizio luglio e metà settembre.
Sono un frutto poco presente sulle nostre tavole e piuttosto sottovalutato. Le more, infatti, sono probabilmente i frutti con il più alto contenuto di agenti antiossidanti, fra cui antocianine, catechine, tannini, quercetina, acido gallico che contrastano l'azione dei radicali liberi, molecole altamente reattive responsabili di processi cellulari alla base di patologie degenerative. In particolare, i tannini hanno azione antinfiammatoria e vasocostrittrice, cioè restringono i vasi sanguigni accelerando la guarigione di eventuali ferite.
Sono ricche di vitamina C, anch'essa un potente antiossidante, che svolge funzioni chiave in molti fondamentali processi fisiologici, fra cui la risposta immunitaria. Contengono inoltre vitamina A (coinvolta nei processi della visione, del differenziamento cellulare e dello sviluppo embrionale), vitamina E (che protegge la pelle) e vitamina K, importante per la salute delle ossa e regolatrice dei meccanismi della coagulazione sanguigna. Anche le vitamine del gruppo B sono ben rappresentate, fra cui l'acido folico, per la presenza del quale il loro consumo è consigliato in gravidanza.
La loro particolare conformazione, sotto forma di aggregati di piccoli frutti tondi, dette drupeole, rende le more particolarmente ricche di fibre, sia solubili che insolubili (100 g di more contengono 5,3 g di fibre totali). Fra le fibre solubili troviamo la pectina, che aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e coadiuva i processi digestivi, oltre che favorire l'assorbimento del glucosio e migliorare quindi i livelli di glicemia. Le fibre insolubili facilitano invece il transito intestinale e danno un senso di sazietà. Le more hanno un alto contenuto di rame, minerale importante per il metabolismo delle ossa e dei globuli rossi e bianchi. Anche magnesio, calcio, ferro, zinco e manganese sono ben rappresentati. A basso contenuto calorico con sole 43 calorie per 100 g, le more forniscono un pieno di energia a basso indice glicemico, possono pertanto essere liberamente consumate anche da chi soffre di diabete. Grazie al buon contenuto di potassio e di acqua (88%), le more hanno proprietà idratanti e depurative.
Secondo uno studio condotto nell'Ohio e pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research del Gennaio 2009, le more hanno proprietà antitumorali. I flavonoidi in esse contenuti sembrerebbero in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali. Ma sarebbero le antocianine, i pigmenti che danno la colorazione ai frutti di bosco, l'arma principale delle more nella lotta ai tumori. In uno studio del 2004, infatti, si è dimostrato che l'estratto di mora fresca ha effetti protettivi nei confronti del tumore ai polmoni. Dalla ricerca emerge che gli antociani bloccano lo stress ossidativo che causa la proliferazione delle cellule tumorali. Il processo alla base dei tumori è sicuramente l'infiammazione. La regolare assunzione di questi frutti riduce l'infiammazione in modo naturale e quindi senza effetti collaterali tipici dei farmaci.
Inoltre, hanno proprietà antibatteriche. Pare infatti che il loro consumo annienti le cellule infette dai batteri e lasci intatte quelle sane. Infine, presentano proprietà benefiche anche per la riduzione del colesterolo LDL e la prevenzione di malattie cardiovascolari mantenendo le arterie pulite poiché essendo costituite da fibre e da antiossidanti. La presenza di magnesio e calcio invece fa delle more un frutto ideale per mantenere in salute le nostre ossa. Oltre a questo la presenza di fosforo favorisce la regolazione del calcio ed aiuta a rafforzare le ossa. La vitamina K, invece, è d'aiuto nella coagulazione del sangue. Il loro consumo è quindi indicato per chi ha eccessivi sanguinamenti e difficoltà di cicatrizzazione in caso di piccole ferite. Tutte le parti della pianta delle more sono tradizionalmente utilizzate per preparazioni medicinali. Dalla radice, ad esempio, si estraggono buone quantità di tannini che hanno effetto astringente, specialmente sulle mucose del tratto digestivo, per cui il tè preparato dalla radice di mora può essere usato per trattare la diarrea o altri disturbi intestinali. Radici, germogli e foglie, inoltre, sono utilizzati per curare infiammazioni della bocca e delle gengive. Con il decotto di foglie di mora si possono fare gargarismi e lavaggi utili contro il mal di gola e le irritazioni del cavo orale. Il succo di mora inoltre può essere utilizzato per preparare maschere per il viso con effetti rinfrescanti ed astringenti.
Non si può dire che le more abbiano vere e proprie controindicazioni, semplicemente il loro consumo deve essere limitato per chi soffre di problemi intestinali come la diverticolite. Anche chi ha problemi di calcoli renali dovrebbe limitare il consumo di questi frutti: gli ossalati presenti nelle more infatti potrebbero accelerarne la formazione. Anche se raramente, alcuni individui potrebbero essere allergici a questi frutti. Se quindi si nota prurito gonfiore alle mani, alla bocca o alle labbra mentre si mangiano questi frutti, meglio interrompere subito l'assunzione.
*biologa nutrizionista
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