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Tu sei qui: SezioniDall'Italia e dal MondoUcraina: Mariupol è caduta. Zelensky: «La vittoria sarà difficile e sanguinosa, guerra vedrà la fine nella diplomazia»
Scritto da (Redazione LdA), sabato 21 maggio 2022 12:13:40
Ultimo aggiornamento sabato 21 maggio 2022 12:13:40
«Non abbiamo iniziato noi questa guerra. Ma noi la dobbiamo finire. Io credevo che la si poteva concludere con un dialogo, che avrebbe potuto essere un dialogo lungo ma che si sarebbe potuta trovare una soluzione. Lo pensavo davvero. Ma questa è la Russia».
Queste le parole del presidente dell'Ucraina Volodymir Zelensky che aggiunge: «La vittoria sarà difficile, sanguinosa nei combattimenti, ma la conclusione sarà racchiusa nella diplomazia. Ne sono sicuro».
Un'apparente svolta nella retorica recente delle autorità ucraine. Soltanto alcuni giorni fa la vicepremier Iryna Vereshchuk aveva affermato che trattare con il Cremlino non avesse senso in quanto l'obiettivo di Putin era la distruzione del Paese e che, pertanto, l'unica strada fosse proseguire la guerra fino in fondo.
Nel frattempo, dopo 86 giorni di resistenza, Azovstal è caduta. E con essa Mariupol. Nelle ultime ore anche i combattenti "irriducibili" del Battaglione Azov si sono dovuti arrendere. Da Kiev è arrivato l'ordine di «preservare la vita ai soldati rimasti» e quindi di evacuare lo stabilimento da dove, a partire dalla serata di lunedì, erano già usciti almeno duemila combattenti tra marines ucraini e altri membri dell'Azov.
Intanto, nell'est dell'Ucraina la situazione si è fatta molto incandescente. Gli occhi sono puntati soprattutto su Severodonetsk, circondata dai russi almeno da tre lati. L'unico fianco saldamente controllato da Kiev è quello occidentale, da cui ancora confluiscono i rifornimenti di armi e munizioni dall'ovest dell'Ucraina.
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