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Tu sei qui: SezioniDall'Italia e dal MondoI russi affermano di aver conquistato la città strategica di Kherson, Zelensky all'UE: «Provateci che non ci lascerete soli»
Scritto da (Redazione LdA), mercoledì 2 marzo 2022 09:36:26
Ultimo aggiornamento mercoledì 2 marzo 2022 09:36:26
I militari russi affermano di aver conquistato la città strategica di Kherson, nel sud dell'Ucraina. Lo riferisce la Bbc sottolineando che, se la notizia sarà confermata, si tratta della più grande città ucraina finora conquistata.
Le sirene d'allarme per gli attacchi aerei in Ucraina da parte delle truppe russe sono suonate stamattina in tutta la regione di Kiev, ma anche a Zhytomyr, a Pryluky nell'oblast di Chernihiv, e a Dnipro. Lo riferisce il Kyiv Independent. Un attacco missilistico russo ha intanto colpito oggi una sede della polizia e una università a Kharkiv.
Sono almeno 136 i civili che sono stati uccisi finora dall'invasione russa in Ucraina iniziata giovedì scorso. Lo hanno detto le Nazioni Unite, precisando che tra i morti dovrebbero esserci 13 bambini. Ma secondo un portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Liz Throssell, i morti reali dovrebbero essere molti di più.
Nella giornata di ieri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto in video conferenza alla seduta plenaria straordinaria di Bruxelles. «Sono lieto di vedere quest'unità dell'Ue, ma non sapevo che questo sarebbe stato il prezzo da pagare. Migliaia di persone sono state uccise, c'è una guerra. Stiamo dando la nostra vita per la libertà. Putin parla di operazioni contro le infrastrutture militari, ma uccide bambini», ha detto. E ancora: «Provateci che non ci lascerete soli e che siete davvero europei. Solo così la vita vincerà sulla morte».
Mentre negli USA, Joe Biden ha parlato alla nazione: «La libertà trionferà sempre sulla tirannia. Vladimir Putin ha fatto male i calcoli: pensava di invadere senza problemi l'Ucraina invece si è trovato di fronte un muro che non si aspettava e adesso è più isolato che mai nel mondo. Noi siamo uniti contro la sua guerra premeditata e non provocata».
«Americani, voglio essere sincero con voi, come vi ho sempre promesso. Un dittatore russo sta invadendo un paese straniero e pagherà un prezzo alto per questo. Nelle battaglie contro le autocrazie, le democrazie sono unite. Nel corso della storia - ha dichiarato - abbiamo imparato questa lezione: quando i dittatori non pagano per la loro aggressione creano ancora più caos».
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