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Tu sei qui: SezioniDall'Italia e dal MondoDopo i negoziati Kiev e Mosca vicine ad accordo, ma resta critico il tema delle regioni separatiste del Donbass
Scritto da (Redazione LdA), mercoledì 30 marzo 2022 10:43:50
Ultimo aggiornamento mercoledì 30 marzo 2022 10:43:50
Russia e Ucraina sarebbero vicine a un accordo per mettere fine alla guerra in corso dal 24 febbraio. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, secondo quanto riferisce il Financial Times.
Stando alla bozza di un documento discusso tra le parti e svelato dal quotidiano britannico, Mosca sarebbe disposta a rinunciare a tre condizioni poste all'inizio dei colloqui: la «denazificazione» dell'Ucraina, la sua «smilitarizzazione» e la protezione legale della lingua russa nel Paese.
Dal suo canto, l'Ucraina rinuncerebbe a entrare nella Nato, obiettivo già definito irrealistico dal presidente Volodymyr Zelensky lo scorso 15 marzo, ma in cambio di garanzie sulla sicurezza e della prospettiva di entrare nell'Unione europea. Kiev, inoltre, si asterrebbe dallo sviluppare armi nucleari o dall'ospitare basi militari straniere sul proprio territorio. Dalla bozza resta fuori uno dei punti più critici per l'Ucraina, la rivendicazione delle regioni separatiste filorusse del Donbass.
In un video diffuso prima dei negoziati sulla sua pagina Facebook, il premier ucraino aveva ribadito che qualsiasi accordo su Crimea e Donbass dovrà essere sottoposto al popolo ucraino in un referendum: «La neutralità possiamo accettarla, ma la sovranità e l'integrità territoriale sono fuori discussione».
Nel frattempo, ancora bombardamenti russi sono avvenuti nella notte in Ucraina, nella zona a nord-ovest di Kiev, nonostante l'annuncio di una riduzione delle operazioni militari dopo i negoziati. Nella notte sono state avvertite diverse esplosioni a Kiev, ma la capitale non è stata colpita dai russi nelle ultime ore. Alle prime ore di oggi le sirene sono suonate anche a Zhytomyr, Kharkiv, Dnipro e Poltava.
(Foto di Алесь Усцінаў da Pexels)
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