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Tu sei qui: SezioniDall'Italia e dal MondoConcluso il primo round negoziale: ecco cosa chiede Putin all'Ucraina per la fine del conflitto
Scritto da (Redazione LdA), martedì 1 marzo 2022 10:01:13
Ultimo aggiornamento martedì 1 marzo 2022 10:01:31
Ieri sera, 28 febbraio, si sono conclusi i primi colloqui negoziali per il cessate il fuoco che si sono svolti nella provincia di Gomel, in Bielorussia, al confine con l'Ucraina.
Al termine dei colloqui Vladimir Medinsky, capo negoziatore russo nonché consigliere presidenziale al Cremlino, ha riferito che sono stati individuati «alcuni punti su cui è possibile trovare terreno comune».
«I colloqui di oggi tra Russia e Ucraina non hanno ancora prodotto il risultato auspicato da Kiev, ma la delegazione ucraina ha ricevuto alcuni segnali», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ieri sera, in un discorso video alla nazione.
«Oggi le forze russe hanno sparato brutalmente su Kharkiv, era chiaramente un crimine di guerra», ha poi spiegato. «Kharkiv è una città pacifica, ci sono zone residenziali pacifiche, nessuna struttura militare. È stata una distruzione deliberata, i russi sapevano dove stavano sparando».
Infatti, sul terreno i combattimenti non si sono fermati. Diverse potenti esplosioni sono state udite a Kiev intorno alle 17:40, ora italiana, negli stessi momenti in cui veniva annunciata la fine della prima giornata dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Quattro raid aerei della Russia hanno colpito nella notte le città ucraine diCherkasy, Dnipro, Kharkiv e Vinnytsya. E stanotte un attacco con missili balistici russi esterni ha distrutto tre edifici residenziali a Kiev Oblast.
Un nuovo round di colloqui si dovrebbe tenere, dopo le rispettive consultazioni, al confine polacco-bielorusso.
A latere dei negoziati, il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo francese Emmanuel Macron hanno avuto un colloquio. Putin ha sottolineato che un accordo per la fine del conflitto «è possibile solo tenendo conto incondizionatamente dei legittimi interessi della Russia nel campo della sicurezza, compreso il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea, la smilitarizzazione e denazificazione dello Stato ucraino e la garanzia sullo status neutrale».
L'annessione della Crimea alla Russia, lo ricordiamo, è avvenuta di fatto nel 2014 ma non è stata mai riconosciuta dalla comunità internazionale.
E proprio ieri Zelensky, ha chiesto l'adesione «immediata» all'Unione europea.
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