Tu sei qui: AttualitàDavide Marciano dottore in Giurisprudenza, tesi laurea 'benedetta' da Rodotà /FOTO
Inserito da (admin), lunedì 2 febbraio 2015 19:04:45
"La forma di governo parlamentare in una prospettiva comparata" è il titolo della tesi di laurea discussa da Davide Marciano che stamani, presso l'aula "Nicola Cilento" dell'Università deli Studi di Salerno gli è valsa la laurea in Diritto Pubblico Comparato alla facoltà di Giurisprudenza. Un'analisi sulla forma di governo parlamentare italiana comparata con due grandi Paesi europei: la Germania e il Regno Unito.
L'elaborato è uno studio sul ruolo del Parlamento nella modernità alla vigilia della riforma costituzionale che prevede il superamento del bicameralismo perfetto e un nuovo assetto dei poteri tra i principali organi dello Stato. Il Regno Unito, democrazia più antica al mondo, e la Germania, locomotiva che guida il Vecchio Continente, sono due riferimenti in Europa a cui guardare per rimodulare le istituzioni italiane nel segno di stabilità, efficienza ed efficacia*.
La rigida commissione presieduta da Enzo Maria Marenghi, ordinario di diritto amministrativo,ha assegnato la votazione di 105/110.
A sostenere Marciano i familiari e gli amici di sempre. Una seduta di laurea, quella di stamani a Fisciano, che ha preceduto la presentazione dell'ultimo libro di Stefano Rodotà "Solidarietà. Un'utopia necessaria".
Il noto giurista, tra i papabili presidenti della Repubblica due anni fa (qualche timido accenno al suo nome è stato fatto anche quest'anno), si è intrattenuto proprio con Marciano che gli ha confidato di aver sostenuto strenuamente la sua candidatura in virtù della sua appartenenza al movimento 5 stelle.
Rodotà ha firmato la prima pagina della tesi del neolaureato con i suoi personali auguri.
Non poteva cominciare in maniera migliore la carriera del giovane consigliere comunale di Maiori (lo abbiamo sempre sostenuto che fosse nato sotto una buona stella, anzi, cinque), una delle migliori energie di questo territorio, tanto seguito e apprezzato, le cui doti sono oramai note ai più.
E noi della redazione del Vescovado non possiamo far altro che rivolgere a Davide l'augurio più sincero di un futuro ricco di successi professionali e personali.
*ABSTRACT Il tema delle Riforme istituzionali caratterizza il dibattito politico italiano da ameno quindici anni: a più riprese nuovi tentativi di innovare nel campo dell'architettura costituzionale sono dati in pasto alla pubblica opinione, sebbene di rado vadano importo. Alla luce del c.d. Patto del Nazareno che si propone di modificare significativamente la struttura parlamentare, con l'eliminazione del Senato elettivo e il cambiamento della legge elettorale, ad oggi "ridisegnata" dalla sent. n.1/2014 della Corte Costituzionale, il tema è tornato di attualità.
Per capire al meglio il percorso che il nostro Paese è chiamato a fare, abbiamo ritenuto di avviare un viaggio nello studio comparato di altre due realtà vicine: il Regno Unito e la Germania. Si tratta di due Paesi che rappresentano rispettivamente un modello di "Stato composto" e di "Stato federale". Conoscere i propri vicini di casa, osservandone attentamente pregi e difetti, è sicuramente uno stimolo per fare meglio il proprio lavoro e magari estrapolare quanto di buono hanno saputo produrre.
A quasi settant'anni dal compromesso costituzionale appare fisiologica una revisione di alcuni processi che sono stati profondamente rivoluzionati dall'evoluzione socio-politica e culturale. Ma, soprattutto alla luce dei recenti scandali che hanno sconvolto l'Italia con il venir fuori di associazioni per delinquere, talvolta anche di stampo mafioso, diventa essenziale non perdere di vista il fatto che prima ancora di una rivoluzione giuridica occorre una crescita culturale e morale dell'intero Paese. Una crescita che deve coinvolgere tutti, qualsiasi posizione ricoprano nell'ambito della società. Il vero spread con l'Europa, infatti, rischia di essere solo e soltanto qui.
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