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Tu sei qui: SezioniCronacaProcesso "Rewind": in 39 davanti al Gup, metà degli imputati chiede la "messa alla prova"
Scritto da (redazione), venerdì 11 settembre 2020 10:03:40
Ultimo aggiornamento sabato 12 settembre 2020 10:49:07
Dopo una serie di rinvii per lo stop dovuto al lockdown, l'8 settembre scorso si è tenuta, presso il tribunale di Salerno, l'udienza preliminare del processo "Rewind", l'operazione dei Carabinieri che all'alba del 4 giugno 2018 portò all'arresto di 22 persone (la maggior parte giovani della Costa d'Amalfi) per i reati di spaccio di droga, estorsione e favoreggiamento.
Una quarantina gli imputati coinvolti a vario titolo nel giro di spaccio di droghe leggere, in prevalenza marijuana, che smerciavano nei giardinetti del lungomare di Maiori o a domicilio del cliente.
Stando a quanto scrive il quotidiano La Città di Salerno, solo quelli che hanno posizioni più gravose e non rispondono di singoli episodi di spaccio, hanno chiesto, al Gup Maria Zambrano, i riti alternativi o sono in attesa del rinvio a giudizio che, considerato il rinvio dell'udienza a breve, potrebbe essere deciso già la prossima settimana.
A far saltare il sistema diffuso di spaccio nei centri della Divina furono i Carabinieri della compagnia di Amalfi, attraverso mirate attività investigative suffragate da prove tecniche quali intercettazioni telefoniche e ambientali. Nel fascicolo sono finiti anche i video delle telecamere fatte installare dalla procura di Salerno.
Agli indagati sono contestati circa 500 episodi di cessione di sostanze stupefacenti. Tra i capi di imputazione c'è anche un caso di minaccia a mano armata. Uno degli imputati, originario di Pagani, puntò la pistola al petto di un pusher concorrente e lo minacciò di "cambiare aria" perché quella era zona "dei paganesi". Nel collego difensivo, tra gli altri, gli avvocati Francesco Gargano del foro di Napoli, Gino Bove, Luigi D'Uva, Marcello Giani, Stefania Pierro e Angelo Mancino.
Udienza rinviata a martedì 15 settembre per la definizione dei patteggiamenti e le richieste di messa alla prova.
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