Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
Tu sei qui: SezioniChiesa«La messa di Natale? Non è questione di orari, ma di fede». Il dibattito sulle festività in tempo di Covid
Scritto da (redazione), venerdì 27 novembre 2020 17:14:01
Ultimo aggiornamento venerdì 27 novembre 2020 17:14:01
di Padre Enzo Fortunato (per il Corriere della Sera)
In queste ore si sta consumando un confronto: la messa di Natale tra chi la vuole a mezzanotte e chi propone di anticiparla. Ascolteremo sicuramente e seguiremo le decisioni sagge che la Conferenza episcopale ci donerà. Ci vengono incontro alcune suggestioni per comprendere la quaestio profonda della celebrazione del Natale.
La prima. Il Natale prende spunto dalla festa dei Saturnalia e del Natalis Solis Invicti, che i Romani erano soliti celebrare durante il periodo del solstizio d'inverno in onore del dio Mitra. Quando il cristianesimo fece breccia nel cuore di Roma, la politica decise di far combaciare le due festività, quella pagana con quella della nascita di Gesù, in modo tale che progressivamente il cristianesimo avrebbe sostituito il paganesimo. Gli attributi solari furono anche il simbolo per alludere a Cristo come la corona radiata del Sol Invictus o, in alcuni casi, il carro solare.
L’altra suggestione che può aiutarci è che non è questione di orario, ma di fede. Non possiamo non soffermarci sulla bellissima differenza che viene posta nei Vangeli, tra kronos e kairos. Due sostantivi che di fatto aprono spesso, se non quasi sempre, i racconti evangelici, «in quel tempo». Nelle Sacre scritture il tempo si pone dinanzi a noi con una duplice valenza, appunto kronos e kairos: dal tempo che scorre a tempo di grazia, il momento in cui si incontra il Signore. Quindi la celebrazione, al di là dell'orario, del kronos, è chiamata ad essere soprattutto tempo di grazia, quindi kairos.
L’invito è a un cuore che si lascia abitare da Dio. Un ultimo aspetto. Da più di dieci anni, il Papa celebra la messa di Natale tra le 21.30 e le 22, e in migliaia di parrocchie gli orari variano dalle 21 alle 24. La messa vespertina (dopo il tramonto, richiamandosi al modo degli ebrei di computare il giorno: da un tramonto all’altro, e non da mezzanotte a mezzanotte) vale anche per il giorno di Natale. Fu introdotta da due decreti di Pio XII per dare l’opportunità di avvicinarsi a Dio a tante persone che per i più svariati motivi non potevano, e non possono, partecipare alla Messa celebrata al mattino presto.
Infine, attingendo dalla fede di san Francesco d’Assisi, l'inventore del presepe, possiamo dire che a Greccio, con la sua rappresentazione, Francesco ci fece capire che non era necessario andare fino in Terrasanta per toccare i luoghi di Cristo. Non è tanto questione di luogo geografico ma di luogo esistenziale: Betlemme è ovunque, anche nel cuore dell’uomo, proprio dove il Santo voleva che nascesse Gesù. Come racconta Tommaso da Celano: «E narrasi ancora come vedesse realmente il bambino nella mangiatoia, scuotersi come da un sonno tanto dolce e venirgli ad accarezzare il volto. [...] Un cavaliere di grande virtù, il signore "Giovanni da Greccio" asserì di aver visto quella notte un bellissimo bambinello dormire in quel presepio ed il Santo Padre Francesco stringerlo al petto con tutte e due le braccia».
Al di là di tutto, ci vengono incontro i versi poetici del celebre drammaturgo tedesco Bertolt Brecht, che scrisse: «Oggi siamo seduti, alla vigilia di Natale, noi, gente misera, in una gelida stanzetta, il vento corre di fuori, il vento entra. Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo sguardo: perché Tu ci sei davvero necessario».
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank:
A cento anni dall'uscita del primo numero della rivista San Francesco la redazione del mensile francescano e i frati del Sacro Convento di Assisi hanno organizzato una serie di incontri dedicati alla comunicazione e all'importanza della figura del Santo patrono d'Italia e dei suoi viaggi nello stivale...
Una situazione di pericolo per la circolazione stradale si registra, nuovamente, questo pomeriggio a Scala. Un cospicuo quantitativo di carburante si è riversato - con ogni probabilità a causa di un guasto a un autoveicolo in transito - sul fondo stradale reso ancor più viscido dalla pioggia sul tratto...
Da domani, lunedì 18 gennaio, le Chiese di Maiori riapriranno al culto in sicurezza. Lo comunicano in una nota i parroci Don Nicola Mammato, Don Gennaro, Don Jean-Jaques, Fra Mimmo anticipando la ripresa delle celebrazioni liturgiche comunitarie dopodieci giorni di stop per effetto di un'ordinanza sindacale,...
Dopo una domenica di stop a causa del proliferare dei contagi da coronavirus, domani, 17 gennaio, a Ravello si torna a dire messa alla presenza dei fedeli. Soltanto due le funzioni programmate nelle chiese più capienti del paese: nel Santuario dei Santi Cosma e Damiano (ore 11.00) e nel Duomo (ore 18.00)....
Il parroco di Minori Don Ennio Paolillo comunica la chiusura delle chiese del territorio nel rispetto dell'ordinanza numero 2/2021 con cui il sindaco Andrea Reale ha adottato ulteriori misure preventive e precauzionali per il contenimento e il contrasto del diffondersi del Covid-19. Fino a domenica 24...