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Tu sei qui: SezioniAnnunciNuovo modello gestionale e cibo sano e terapeutico: ecco il Distretto Rurale delle Aree interne e protette della Regione Campania
Scritto da (Redazione), venerdì 26 aprile 2019 09:36:00
Ultimo aggiornamento venerdì 26 aprile 2019 09:36:00
L'istanza per il riconoscimento del Distretto Rurale delle Aree Interne e Protette da inviare alla Regione Campania è stata approvata all'unanimità dall'assemblea del Comitato.
Il 24 aprile presso il Crea Of di Pontecagnano si è compiuto così un ulteriore passo in avanti, dopo anni di incontri, concertazioni sui territori tra il Cilento e la Costiera amalfitana, tra Vallo di Diano e Vallo dell'Irno, tra aree interne spopolate e zone costiere sviluppate, e idee progettuali che sono state arricchite e messe in campo. Tutti passaggi fondamentali contenuti nella proposta illustrata dal presidente del Comitato, Anna Pina Arcaro e dalla referente agronoma Rosa Pepe che prevede un nuovo modello gestionale legato al cibo sano e terapeutico.
Presente il direttore del Centro di Ricerca per l'Orticoltura e Florovivaismo di Pontecagnano, Teodoro Cardi, accompagnatore scientifico del percorso sin dal 2012; Rossella Guadagno del C.U.R.S.A (Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l'Ambiente) che ha chiarito il rapporto fra Distretto Rurale e la "Strategia Nazionale Aree Interne".
Fondamentali in questo lungo percorso anche l'apporto delle associazioni di categoria, tutte presenti all'assemblea con i responsabili: Gaetano Pascariello, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori (C.I.A.) di Salerno; Vincenzo Tropiano direttore della Coldiretti di Salerno; il Consigliere Eugenio Cioffi ed Antonella Dell'Orto in qualità di presidente di Donna Impresa Coldiretti.
Per quanto riguarda invece il Distretto di Prevenzione e di Medicina dello Stile di Vita, sono intervenuti l'andrologo Luigi Montano (EcoFood Fertility) e l'oncologo Gerardo Siano (Associazione Il Melograno di Paestum); l'esperta di Medicina dell'habitat Graziana Santamaria (Procedura GeoBIO), Michele Bonomo (consigliere nazionale Legambiente) e Marika Morra (cooperativa sociale VoloAlto).
Un importante elemento è anche l'integrazione con la programmazione dell'area Cilento Interno: segmento sviluppato con l'intervento del Presidente del GAL Cilento ReGeneratio Srl, Carmine D'Alessandro. E la fiscalità del distretto chiarito con il contributo di Laura Di Bisceglie, vice Presidente del Comitato e responsabile Regionale di ASSINRETE (Associazione Nazionale Professionisti Reti d'Imprese) che ha evidenziato l'importanza dell'utilizzo del contratto di Rete come strumento gestionale.
In rappresentanza pubblica per il Vallo di Diano è intervenuto l'agronomo Vincenzo Casella e Sandro D'Arco per la Valle dell'Irno - Picentini. Presenti anche i giovani agricoltori e produttori del G.O.I. La Cesta della Biodiversità, fra cui la cooperativa BelCoRo, l'azienda Cascio, Oleificio La Macchia, L'Oro di Felitto Srl, Effetto Costiera srls, Azienda Santomauro Antonietta.
In questo percorso hanno un ruolo strategico e di accompagnamento anche le amministrazioni comunali. Presenti i rappresentanti dei Comuni di Castel San Lorenzo, Felitto, Castelcivita, Sant'Angelo a Fasanella, Corleto Monforte, Controne, Magliano Vetere, Minori, Tramonti, Morigerati, Camerota, Comunità Montana Alburni, e il Consorzio di Bonifica Vallo di Diano. Oltre, alle aziende agricole ed associazioni provenienti dalle 5 Aree, anche il Centro Universitario Europeo dei Beni Culturali di Ravello, rappresentato dal già senatore Alfonso Andria e l'Ente Riserve Naturali Foce Sele - Tanagro Monte Eremita, rappresentato dal Presidente Antonio Briscione.
E per garantire integrazione e trasversalità territoriale, nell'ambito dell'assemblea stessa sono pervenute le disponibilità formali d'adesione al Comitato anche da parte del Comune di Battipaglia e del Comune di Sant' Egidio Monte Albino (di raccordo con le ZES).
L'assemblea ha così deliberato anche nuove adesioni, sia pubbliche che private, ed ha prorogato la durata del Comitato fino all'anno 2025.
Presenti anche il promotore del Comitato Gennaro Capo (già sindaco del Comune di Castel San Lorenzo) e Gennaro Mucciolo (già consigliere regionale: firmatario delle Legge Regionale numero 20/2014). E in rappresentanza del Ministero del Sud, le senatrici Felicia Gaudiano e Virginia La Mura per il settore ambiente.
«Sarà sempre più la centralità di un cibo sano e terapeutico, da mettere in Rete con il GOI La Cesta della Biodiversità - ha dichiarato durante la relazione, la presidente del Comitato Anna Pina Arcaro - così da implementare la filiera trasversale fra le Aree Interne e Protette con quelle Metropolitane, in piena sintonia con la modifica dell'art.13 D. Lvo n° 228/2001 'Distretti del Cibo' inserita nella finanziaria 2018, da sviluppare tramite uno strumento gestionale come il Contratto di Rete fra più Società di Distretto d'Area, il tutto in un'ottica di coesione e di cooperazione nel rispetto della ruralità, della biodiversità, del clima e dell' identità locale».
Un'assemblea ricca di contenuti e di proposte che accompagneranno la fase concreta del riconoscimento. Ora ci sarà il passaggio successivo: la trasmissione ufficiale dell'istanza presso la Regione Campania.
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