Tu sei qui: PoliticaBonaccini si tiene l'Emilia Romagna. Felicori verso assessorato Cultura e ritorno a Ravello
Inserito da (redazionelda), lunedì 27 gennaio 2020 08:25:14
Stefano Bonaccini si conferma presidente dell'Emilia Romagna. Così il Partito Democratico, col 51,4 per cento, riesce a fermare la Lega di Salvini con la candidata Lucia Borgonzoni che non supera il 43,7 per cento, mentre il pentastellato Simone Benini ottiene appena il 3,5%. I
l centrosinistra mantiene una delle ultime roccaforti rosse e respinge il tentativo leghista di far cadere il governo Conte. Il Carroccio insegue, mentre per i Cinquestelle è una débacle.
Bonaccini, perciò, resta alla guida dell'Emilia Romagna e Matteo Salvini, arrivato in serata al comitato di Borgonzoni, ha fallito l'assalto al fortino rosso e la spallata al governo. Ma, per la prima volta, è stata una sfida autentica nella quale spicca il dato dell'affluenza: un'inversione di tendenza significativa, originata verosimilmente dalla posta in gioco e dalla polarizzazione della sfida con riflessi nazionali. Un boom di partecipazione che andrà interpretato, tra l'ipotetico effetto Sardine e l'effetto Salvini, ma che di certo pesa. Da valutare l'incidenza del voto disgiunto, con la possibilità che gli elettori votino un candidato governatore e la lista di un altro schieramento.
Esulta Mauro Felicori, a capo di una delle liste a sostegno di Bonaccini. Il manager culturale, commissario straordinario della Fondazione Ravello (il suo incarico scade ufficialmente il prossimo 1° febbraio), che ha ottenuto 5370 preferenze (il più votato della sua lista "Bonaccini Presidente") sarà consigliere regionale e chissà, far parte della Giunta come Assessore alla Cultura. Stando ai bene informati il governatore della Campania Vincenzo De Luca potrebbe già stamattina, dopo le congratulazioni, richiamarlo a Ravello per portare a termine la sua missione di ri-Fondazione. Questa settimana sarà decisiva. Il futuro politico della città della musica passa dalla Via Emilia.
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