Tu sei qui: Storia e StorieBalvano, la strage della disperazione: sul treno 8017 perirono in 600 [VIDEO]
Inserito da (redazionelda), martedì 3 marzo 2020 09:16:49
Nella notte tra il 2 e il 3 marzo del 1944 il treno merci 8017 si fermò sotto la Galleria delle Armi, prima di giungere alla stazione di Balvano, in provincia di Potenza, a pochi metri dal confine con la Campania. Il carbone utilizzato non era delle migliori qualità: produceva molte scorie e pochissime calorie. Quella galleria, lunga quasi due chilometri, in salita, si trasformò, in poco tempo, in una camera a gas.
Più di 600 persone morirono avvelenate da monossido e biossido di carbone in quell'assurdo e incredibile incidente ferroviario, il più grave di tutti i tempi. Un vero e proprio Titanic su binari. Solo che, a differenza del Titanic, questa tragedia - con molti responsabili e nessun colpevole - è stata ignorata.
Quei viaggiatori, partiti alle 19:00 del 2 marzo a bordo del convoglio dalla stazione di Battipaglia e diretti a Potenza, erano prevalentemente cittadini comuni, provenienti da una fascia urbana che si estendeva dal napoletano alla piana del Sele, tanta gente anche della Costiera Amalfitana, persone che si adattavano a viaggiare stipati in vagoni merci per andare a Potenza a procurarsi da mangiare, a barattare pochi averi in cambio di cibo, ormai introvabile, per le proprie famiglie. Perché in Lucania si poteva sperare di trovare cibo a prezzo ragionevoli e non a borsa nera, per quelle persone che vivevano nella miseria prodotta da una lunga e tormentata guerra, passate però alla storia come contrabbandieri e delinquenti da dimenticare presto.
Da qui il silenzio che è piombato sulla tragica vicenda, su quello che ha rappresentato un lacerante dolore solo privato, mentre questi morti a pieno titolo si possono e si devono considerare vittime civili di una guerra non ancora finita e come tali meritano il giusto tributo della memoria.
Centinaia di famiglie dal marzo 1944 attendono ancora verità, spiegazioni e un risarcimento morale. Per la morte dei loro cari che, per sfamare le famiglie, si arrischiavano in viaggi disperati. Una tragedia affogata tra indagini sbrigative, censura militare e ragion di stato. Totalmente ignorata.
>Leggi anche:
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 100865103
Il 27 giugno 1544, la flotta del temibile corsaro turco Ariadeno Barbarossa, forte di 154 legni tra galeazze, feluche, lancioni e quattro navi da guerra, si presentò al largo di Amalfi, pronta a saccheggiare e devastare anche le città vicine, da Salerno a Positano. Secondo lo storico Filippo Cerasuoli,...
di Sigismondo Nastri Monsignor Ercolano Marini si dimise da arcivescovo di Amalfi nel 1945 e si ritirò a Finalpia, in una casa di riposo per sacerdoti anziani, dove si spense cinque anni dopo. Al suo posto, nella primavera del 1946, la Santa Sede nominò Mons. Luigi Martinelli, che purtroppo morì prima...
Trentasette anni fa, all'alba del 27 giugno 1988, Maiori si svegliò sconvolta da una tragedia che segnò per sempre la sua storia recente: il crollo di un'ala dello storico Palazzo D'Amato, in pieno Corso Reginna, causato da un incendio doloso. Le fiamme, appiccate nel tentativo di truffare un'assicurazione,...
Streghe, un santo e un liquore a base di noci: cosa li collega? Il 23 giugno, la notte di San Giovanni Battista è una data particolarmente significativa per gli amanti del nocino, segnando l'inizio del rituale di produzione di questo antico liquore. In questa notte speciale, sacro e profano si intrecciano...
La Notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno, vigilia della nascita del Battista, è considerata la più breve e carica di suggestioni dell'anno, un ponte tra natura, mistero e fede. Anticamente legata al solstizio d'estate, questa notte mescola riti cristiani e pagani, superstizioni e tradizioni...